Appuntamento dalle 16 al Polo fieristico La Nocchia, in gara 21 squadre, con 63 cavalieri. Alle 21 la finale in notturna. Il rione Rocca racconta le origini della gara
Tolfa sta per festeggiare più di mezzo secolo di storia, con il suo 55esimo Torneo dei Butteri Regionale, organizzato dalla Pro Loco, il cui direttivo, da poco insediatosi, è capitanato dalla Presidente Giuseppina Esposito. Domani, giorno di Ferragosto, il paese collinare ospiterà 21 squadre, per un totale di 63 Cavalieri più riserve in caso di infortunio, prevenienti da ben 11 Comuni laziali.

I team, da tre, sono: Rione Poggiarello (vincitore del Rionale,nella foto sopra), Pian
Conserva, La Doganella, Sughero, Rione Sughera, Il Cimino, Rione Casalaccio,
Montalto, Rione Rocca, Pescia Romana, Marta, La Maggiorana, Rione Battaglione,
La Bannita, La Piparella, La Quercia, Il Bagnarello, La Rinascente, Monte Castagno,
Arillà ed il Fontanile.
La gara si tiene al Polo Fieristico “La Nocchia” (strada Santa Severa – Tolfa 14^ km), ad un passo dalle terme naturali il Bagnarello e Paradise e le Necropoli del Ferrone e di Pian Sultano.
Come racconta in una lunga nota il Rione Rocca, il Torneo dei Butteri di Tolfa è figlio dell’eccellenza equestre: la Giostra della Quintana di Foligno, la competizione sportiva più difficile che si svolge in Italia, definita l’Olimpiade dei Giochi di Antico Regime.
Nel 1956, il tolfetano Roberto Perfetti venne convocato come Cavaliere per disputare la Giostra della Quintana di Foligno (FONTE: Albo d’Oro Cavalieri Giostra della Quintana).
Il maestro Rocchi, convocò Roberto per farsi spiegare la gara e tracciare la pista di gara. In Rocchi nacque l’Idea che anche Tolfa potesse avere la sua Quintana ma di butteri del comprensorio, però le difficoltà dell’epoca non rendevano facile la realizzazione.

Solo nel 1968, “Mimmo” Stefano Pierini ed Ettore Pierrettori (quest’ultimo che aveva studiato da geometra), riuscirono a realizzare l’Idea intuitiva del maestro Rocchi. Tracciarono il circuito di gara al campo sportivo di Tolfa ed in quell’anno per la prima volta prese vita il Torneo dei Butteri.
Successivamente, dal 1974 prima nel direttivo del Presidente Pro loco Antonio Finori e poi come Presidente lui stesso negli anni successivi, la figura di Angelo Chiavoni, portò un grande salto di qualità del Torneo dei Butteri.
Al Presidente Pro Loco Angelo Chiavoni, Tolfa deve molto soprattutto il Torneo dei Butteri come lo conosciamo oggi. Capì il grande potenziale e con il direttivo di allora ne apportò migliorie ed innovazioni. Parallelamente al Torneo dei Butteri Regionale, ormai un’eccellenza e fiore all’occhiello; col geometra Fabrizio Testa tracciarono la suddivisione toponomastica dei RIONI di Tolfa. Testa ne disegnò i colori d’appartenenza e i simboli di stemma. Quindi contemporaneamente al Regionale, nacque il Torneo dei Butteri Rionale che quest’anno ha siglato la sua 35^ edizione il 27 luglio 2025.
Non solo, la visione arguta di Angelo portò, dove oggi è l’attuale Campo equestre “la Nocchia” del Torneo dei Butteri, negli anni ’80 ad organizzare a Tolfa per più edizioni, la più grande Fiera Nazionale della razza bovina maremmana.
L’avanzare della modernità ha portato per Tolfa nuove sfide. Nel 2023 il Presidente Pro Loco Felice Tidei ed il suo direttivo lavorarono per ricostruire la storia del Torneo dei Butteri ttraverso un documentario.
Il lavoro complesso di ricerca eseguito della MirrorMedia.art con i professionisti Luigi Sestili e Fabrizio Antonacci (nipote di Ettore Pierrettori) specializzati nella comunicazione visual. Shooting – Advertising – Video – Documentary, ha restituito il 14 luglio 2024 al Teatro Claudio di Tolfa, la conoscenza alle nuove generazioni del più grande patrimonio storico-culturale tolfetano.

La competizione equestre inizierà dalle ore 16 per poi concludere con la finale in notturna. La vittoria del 55esimo Torneo dei Butteri REGIONALE è accompagnata da un Palio dipinto a mano. Comunemente chiamato in altre competizioni Drappellone, Cencio, Drappo etc.. a Tolfa orgogliosamente BANDIERA. Un nome semplice legato ad una memorabile battuta tolfetana: “Chi vince porta a casa la Bandiera, chi perde va a la stalla a fa cagnara (a litigare)”.
Oggi, la bandiera dipinta è frutto di un bando di concorso aperto ad artisti non solo locali, dando la possibilità di esprimere la creatività presentando dei bozzetti in A3, in plico sigillato. Il Tema 2025 per il 55° Torneo dei Butteri Regionale è “I BUTTERI NELLA CITTÀ DEL CAVALLO”. L’artista vincitrice del bando è la restauratrice – decoratrice DANIELA SALVATORI.

Il Torneo dei Butteri di svolgerà in TRE prove di tecnica:
- La prima prova: il GIOCO DELL’ANELLO
Il primo cavaliere sceglie la lancia, parte e suona il “campano”, salta
l’ostacolo e si dirige a prendere l’anello più piccolo, poi passa la lancia al
secondo cavaliere che esegue lo slalom tra le paline e corre a prendere
l‘anello medio. Si avvicina al cancello e passa la lancia al terzo cavaliere
che si dirige a prendere l’anello più grande, posa la lancia, apre e chiude
il cancello prende il gongolo. Conclude la prova rompendo le brocche e
chiude il tempo suonando il “campano”. - Seconda prova: GIOCO DEL CAPPELLO
Un gioco a staffetta eseguito da tutti e 3 i cavalieri della squadra. Ogni
manche prevede 2 squadre in campo. Il primo cavaliere corre verso il
lato opposto del campo, dove su un piedistallo di 80 cm ad attenderlo c’è
un cappello da buttero che deve prendere in sella al proprio cavallo.
Ritorna al punto di partenza e qui avviene il passaggio del cappello tra il
primo e secondo cavaliere della squadra. Quest’ultimo una volta
afferrato, parte al galoppo ripercorrendo tutto il percorso, passando il
piedistallo ma senza posizionare il cappello in esso. Sarà compito del
terzo cavaliere, una volta avvenuto lo scambio del cappello posizionarlo
definitivamente sul piedistallo e correre a grande velocità alla linea di
partenza per dare stop al tempo. - Terza prova: GIOCO DEL VITELLO
La squadra composta da tre cavalieri entra in campo, si posiziona in una
zona contrassegnata ed aspetta l’entrata del vitello. Quando parte il
tempo i cavalieri devono mostrare la tecnica del buttero con il bestiame,
aggiornata secondo i parametri moderni.
Tale gioco viene monitorato anche da un team di veterinari nel rispetto
psico-fisico degli animali, atti ritenuti non consoni portano alla squalifica
della squadra. Avviene la mercatura “a colore” lavabile e il
posizionamento del merco al centro del campo che chiude il tempo della
prova.
Terminate la prima e seconda prova, sarà possibile per i tanti tifosi e visitatori
avere a disposizione il servizio di street food. Questo momento di pausa, permetterà alla giuria di campo ed il team tecnico di verificare la buona riuscita di tutte le squadre. Un momento di grande attesa, in quanto solo le prime 10 Squadre in classifica potranno contendersi la fase finale e quindi competere per aggiudicarsi la vittoria.
Nella fase notturna resa possibile grazie ad Egidio Virgili con il suo team del
Black Service che illuminerà tutto il campo di gara, prenderà vita la terza prova.
Il Torneo dei Butteri di Tolfa nato come figlio dell’eccellenza equestre Giostra della Quintana di Foligno, oggi è artefice di un settore Imprenditoriale d’eccellenza che ha permesso a Tolfa di diventare anche Città Slow (nel 2013), diventando la prima e unica cittadina della Provincia di Roma e la terza nel Lazio a entrare a far parte della prestigiosa rete di Cittaslow International. Un riconoscimento di alto valore, simbolo che Tolfa è una parte di mondo di qualità.

Tolfa è anche riuscita a far riconoscere la sua razza equina autoctona: il CAVALLO TOLFETANO.
Dichiarato in via d’estinzione ottenne il suo Registro anagrafico, uno strumento per la tutela e la conservazione delle razze autoctone. Tolfa è l’unico paese in Europa che ha dato il nome ad una razza di cavalli, tanto nel recente 2021 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento, di avere il Titolo di Città del Cavallo.
Come ci tengono a far notare dal Rione Rocca, il Torneo dei Butteri di Tolfa è una manifestazione che con il passare degli anni è riuscita a migliorare il tessuto economico-sociale del Comune, portando tantissimi giovani del territorio a riscoprire il mondo equestre, iniziando a muovere i primi passi nelle scuole presenti per poi praticarlo come sport agonistico arrivando a presenziare in competizioni nazionali ed europee, portando in alto il nome di Tolfa nel mondo.
Ma non solo, tantissimi giovani oggi sono imprenditori agricoli specializzati nell’allevamento e tutela del Cavallo Tolfetano, richiestissimo dai più appassionati di monta da lavoro ed equitazione tradizionale.
Da questo movimento nascono anche gli imprenditori nel settore dell’artigianato del cuoio, laboratori dove vengono realizzate selle da buttero, Scafarde Modello Truppa, redini da doma, cosciali, gambali, accessori per il cavallo e la famosissima CATANA (conosciuta anche come “La Tolfa” o “La Tolfetana”), nata come BORSA DEL BUTTERO, divenne anche simbolo negli anni della contestazione studentesca. Grazie all’abbigliamento del Buttero Tolfetano, oggi il Comune di Tolfa sta per affrontare una nuova sfida: l’apertura di un’ACCADEMIA DELLA CATANA promossa dal Ministero della Cultura.

Progetto finanziato nell’ambito del PNRR – Rigenerazione culturale e sociale dei
borghi storici, sostenuto dall’Unione europea – NextGenerationEU che darà la
possibilità agli “Apprendisti” di seguire un Corso Gratuito che inizierà a settembre nello storico Palazzo Buttaoni con una durata di 200 ore distribuite su 6
settimane. Coprirà tutte le fasi della produzione della Catana: dalla scelta della
materia prima fino alla rifinitura finale. Il primo corso, in partenza a settembre, è già al completo. Altri ne seguiranno.
Oggi nel 2025, per Tolfa si presenta una nuova sfida “Open Capitale Cultura 2028”
insieme a 11 comuni della DMO Etruskey che sono ufficialmente in corsa per
diventare Capitale Italiana della Cultura 2028. E chissà, visto che gli Etruschi delle
nostre zone avevano un forte legame con i cavalli, importanti sia nella vita pratica
che nella loro arte e cultura, il Comune di Tolfa riuscirà a far trascrivere la storia del
Torneo dei Butteri REGIONALE e RIONALE nel dossier forte, inclusivo e
rappresentativo di candidatura.