Il Lazio è la seconda regione in Italia per numero di donne con debiti • Terzo Binario News

Il Lazio è la seconda regione in Italia per numero di donne con debiti

Mag 31, 2024 | Cronaca, Economia

In generale  le donne indebitate hanno un passivo medio più basso rispetto agli uomini e tendono a contrarre meno debiti, a causa di stipendi mediamente inferiori e di una maggiore difficoltà di accesso al credito

In Italia il Lazio è la seconda regione (12,9 per cento) per numero di donne con debiti. In testa in questa classifica c’è la Lombardia (17,1 per cento). Le altre sono Piemonte (9,6 per cento), Emilia-Romagna (8,1 per cento), Toscana (7 per cento), Veneto (6,7 per cento) e Sicilia (6,2 per cento). Di contro, la Valle d’Aosta segnala la percentuale più bassa, con solo lo 0,32 per cento di donne con debiti da saldare. Questi sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio sull’indebitamento femminile di Bravo – fintech che opera nell’ambito della gestione e liquidazione dei debiti privati – che ha intervistato oltre 9mila persone parte della sua base clienti nel Paese per analizzare la situazione dell’indebitamento femminile nella Penisola.

Gender gap del debito

Tendenzialmente, secondo l’analisi, le donne tendono a contrarre meno debiti degli uomini, il 37 per cento in condizione di sovraindebitamento ha tre o più debiti contro il 43 per cento degli uomini indebitati, e maturano un passivo inferiore, oltre 3mila euro più basso. Più di una donna su quattro guadagna meno di mille euro al mese; fra queste, circa il 20 per cento guadagna fra 500 mille euro, una percentuale che fra i debitori scende al 7,7 per cento. La forbice si allarga quando si analizzano i redditi più elevati: solo il 23,7 per cento delle donne indebitate guadagna tra 1.500 e 2.500 euro al mese, contro il 45,8 per cento degli uomini. Inoltre, l’8,6 per cento delle donne indebitate è disoccupata, quasi il doppio rispetto al 3,9 per cento maschile.

Il commento

Cristina Cervantes, Co-Country Manager di Bravo in Italia, dice: “La difficoltà a collocarsi tra le fasce di reddito più alte e trovare un’occupazione stabile, ha reso le donne meno inclini all’indebitamento rispetto agli uomini: da un lato la difficoltà finanziaria non permette loro di avere garanzie e chiedere prestiti, dall’altro sempre più donne contraggono prestiti personali che faticano a restituire. L’aumento del costo della vita rende, di conseguenza, le donne particolarmente vulnerabili, soprattutto se non possono contare su una rete di supporto o se hanno persone a carico. È fondamentale intervenire per prevenire e affrontare il problema del sovraindebitamento, promuovendo l’educazione finanziaria e una maggiore consapevolezza nella gestione delle finanze personali, fornendo supporto finanziario, educativo e professionale per ridurre il divario di genere nel mercato del lavoro e nell’accesso al credito”.

In media il passivo femminile è di 22.600 euro

Dall’Osservatorio di Bravo emerge come oltre sei donne su dieci si ritrovino a gestire soltanto uno o due debiti, oltre cinque punti percentuali in più degli uomini. Al crescere delle posizioni da saldare, invece, la dinamica si inverte: il 20,5 per cento ha tre prestiti da restituire, il 10 per cento ne ha quattro, il 6,9 per cento ha maturato cinque o più debiti – vale a dire tra il 1,2 per cento e il 2,7 per cento in meno degli uomini. La stessa tendenza si osserva analizzando l’ammontare del debito femminile, pari in media a 22.600 euro, oltre 3mila euro in meno del passivo maturato dagli uomini indebitati, che si aggira attorno a 26mila euro. Anche in questo caso, le donne si concentrano nelle fasce di indebitamento più basse: il 54,5 per cento si trova sotto i 20mila euro, contro il 46,6 per cento maschile, mentre tra gli uomini indebitati l’incidenza delle fasce di passivo più alte è maggiore. In particolare, circa il 20,5 per cento delle donne ha un debito tra 20mila e 30mila euro, il 18,6 per cento tra 30mila e 50mila e il 6,5 per cento oltre 50mila euro.

Come si arriva al sovraindebitamento

I prestiti personali sono causa d’indebitamento nel 75,9 per cento dei casi, ma sono frequenti anche le carte revolving, indicate dal 15,3 per cento delle intervistate. Carta di credito e fido bancario, invece, sono menzionate rispettivamente dal 5,2 per cento e dal 2,3 per cento delle donne sovraindebitate. Questa suddivisione riflette la varietà di strumenti finanziari utilizzati dalle persone per far fronte alle esigenze di liquidità immediata, ma sottolinea anche la necessità di una gestione finanziaria oculata per evitare l’accumulo di debiti. L’Osservatorio evidenzia alcune tendenze significative rispetto al tema dell’indebitamento femminile, tracciandone una panoramica a livello nazionale. L’84 per cento delle donne italiane indebitate ha più di 40 anni, una su tre ha un’età compresa tra 50 e 59 anni.

Il 65,2 per cento del campione femminile analizzato ha un contratto a tempo indeterminato, un dato inferiore se comparato al 71,7 per cento del genere maschile, ma che conferma la propensione a richiedere prestiti quando si può contare su una stabilità lavorativa. Il 43,4 per cento è impiegato in attività commerciali e nei servizi, seguono impiegate d’ufficio (19,4 per cento), e artigiane e operaie specializzate (6,8 per cento). Il 15,4 per cento è in pensione, l’8,6 per cento disoccupata.