Il presidente Angelo Camilli: “Tempi certi per la Trasversale, accelerazione su zls e collegamenti Fiumicino-porto”
Trasversale, port, zls e collegamento con Fiumicino: questi i quattro punti su cui Unindustria intende mettere pressione sulla nuova giunta regionale. Lo ha detto il presidente degli industriali laziali Angelo Camilli.
In un documento è specificato come Unindustria intenda sapere tempi certi sull’avviamento della zona logistica semplificata (“Perimetrazione e approvazione definitiva entro i primi 100 giorni dall’insediamento), inclusione nel Consorzio Industriale del Lazio, favorire il collegamento fra il porto e Fiumicino, raccordo con Montalto sul fronte dell’energia.
La nota dell’Ansa: “L’istanza principale è stata quella
di cercare di mettere al centro gli interessi della nostra
Regione per quello che riguarda le politiche industriali e per
la crescita del nostro sistema economico e sociale quindi per
creare le condizioni per le nostre imprese di crescere, fare
occupazione, occupazione di qualità e quindi resistere anche
meglio alle crisi che stiamo affrontando in questi anni dal 2010
in poi.
Aumentare in loro la consapevolezza che la nostra
Regione è importante, è la seconda regione per Pil in Italia, ha
dei settori industriali e dei servizi di eccellenza quindi
abbiamo tanti punti di forza su cui investire che possono
migliorare moltissimo la qualità del lavoro e la vita nelle
nostre città e nella nostra Regione”. Lo dice Angelo Camilli,
presidente di Unindustria, dopo gli incontri avuti con i
candidati alle Regionali del Lazio, Francesco Rocca e Alessio
D’Amato.
Per quanto riguarda gli impegni chiesti da Unindustria, questi
sono a partire da una maggiore “consapevolezza industriale”. “Si
è parlato finora in questa campagna – osserva Camilli –
soprattutto di sanità e rifiuti ma non tanto di altri aspetti
che hanno la loro importanza, cito la centralità del Lazio nei
settori della farmaceutica, della difesa e dell’aerospazio, del
digital, del cinema, dell’energia e dell’automotive”. Nello
specifico viene chiesta una strutturale interlocuzione e
confronto sulla pianificazione delle risorse e sulle misure
economiche con riferimento particolare ai 3,4 miliardi dati dai
Programmi operativi regionali da spendere nel settennato;
valutare puntualmente gli impatti diretti dei provvedimenti
legislativi e dei procedimenti amministrativi su operatività e
investimenti e favorire l’armonizzazione fra normativa nazionale
ed europea ed interventi legislativi regionali e locali;
aumentare il grado di conoscenza delle vocazioni territoriali e
delle esigenze per settori e per filiere; sostenere la crescita
delle Pmi, valorizzare e attrarre gli investimenti delle Grandi
imprese e delle Multinazionali. Altre richieste sono riassunte
nei punti della “efficienza amministrativa”, dell’ “attrattività
del territorio” con il sostegno degli interventi
infrastrutturali strategici “con chiarezza sui tempi, fondi e
responsabilità” (dalla Roma-Latina alle trasversali, fino agli
investimenti su Porti e aeroporti, nodi intermodali e
infrastrutture Tlc) e ancora, la competitività delle imprese e
la qualità del lavoro con interventi sulla fiscalità, con
l’abrogazione della maggiorazione Irap, e il sostegno al Rome
Technopole come progetto strategico per laureati Stem, la
ricerca e il trasferimento tecnologico.
Infine, Unindustria chiede che chiunque vada alla guida della
Regione abbia “visione e ruolo della Regione”: “la nostra è la
seconda Regione per Pil, presenta eccellenze e grandi
specializzazioni produttive, ma cresce con tassi inferiori alle
principali regioni del Nord e non riesce a pesare nelle scelte
economiche del Paese e dell’Unione europea. Il Lazio deve ambire
ad un nuovo protagonismo per l’intero Centro Italia”, e per
questo, aggiunge Camilli, “serve una squadra di qualità, nessun
presidente di Regione da solo può farcela”. (ANSA).