Un mese di proroga: trenta giorno per trovare una soluzione. Diciotto persone, tra cui undici bambini, rischiano di finire in mezzo alla strada: questo l grido di allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Unione Inquilini Roma, che ha fotografato la situazione delle famiglie trasferite a marzo dal centro di viale della Primavera al punto della Croce Rossa di viale Ramazzini. Qui era stato allestito il centro in vista dell’emergenza freddo: il progetto, ora, è arrivato al termine. Nella mattinata di martedì 12 maggio – a partire dalle 9 – è iniziato il presidio in via Manzoni sotto l’assessorato alle Politiche sociali. Tema di discussione il futuro delle 18 persone- di cui 11 bambini – che il 14 maggio dovevano essere allontanate dal centro della Croce Rossa, “senza alcuna soluzione”
“Siamo di fronte all’ennesima sconfitta del Comune di Roma che non è in grado di garantire alle persone il passaggio di casa in casa – ha tuonato Silvia Paoluzzi dell’Unione Inquilini – dopo dieci anni di progetti sociali fallimentari, per i quali abbiamo speso migliaia di euro, queste famiglie non possono dirsi autonome”.
“Roma – ha evidenziato Paoluzzi a Terzo Binario – deve lavorare su politiche abitative strutturali, altrimenti con la crisi che stiamo vivendo in troppi non avranno altra soluzione alla strada. Abbiamo un solo mese però per trovare una soluzione per queste famiglie”.
L’accoglienza per le 18 persone, pertanto, è stata prorogata fino al 15 giugno. Seguiamo da tempo la questione, da quando la famiglia di Costica Turcanu con 1 disabile e tre minori ha compilato la domanda di casa popolare presso Unione Inquilini – hanno ricordato dal sindacato – nonostante la famiglia sia stata sempre in centri di assistenza, nessuno aveva pensato di fargli compilare la domanda. La famiglia Turcanu ha un punteggio altissimo, ma per vederla in graduatoria dovremo aspettare dicembre”.