“Una delegazione dell’UGL Chimici Energia di Civitavecchia ha partecipato, assieme alla sua Segreteria Nazionale nella giornata odierna all’incontro sulla Phase-Out carbone e nonostante sia stata una prima riunione generale sulla zona centro sud siamo rimasti sconcertati dai numerosi posti di lavoro che la nostra città perderà alla fine della realizzazione del piano.
Numeri quantificabili in circa 100 posti diretti ed un numero non ancora quantificabile per l’indotto. Non quantificabile perché oltre ai circa 180 posti di lavoro che saranno persi per la movimentazione del carbone ci sono da aggiungere quelli legati alla manutenzione degli impianti, l’indotto edile e metalmeccanico che subirà un drastico taglio dovuto al nuovo impianto. Ci siamo espressi impegnandoci a ricercare tutte le soluzioni idonee e abbiamo lanciamo la proposta a tutte le istituzioni affinché Civitavecchia sia dichiarata come area di crisi complessa cosi da poter sfruttare tutti i benefici che ne derivano. Riteniamo inoltre che Enel Spa e Governo diano un segnale positivo ad una città che ha dato molto, anche sotto il profilo ambientale ed ora esigiamo investimenti atti al mantenimento della occupazione come: centri di formazione, studio di nuove tecnologie come più volte promesso e mai realizzato già questi possono essere un primo segnale per dimostrare un’attenzione verso la nostra città che fino ad oggi non abbiamo registrato.
a presto
Mauro Cosimi
RSU Tirreno Power Civitavecchia
Responsabile UGL Chimici-Energia Civitavecchia
