Ladispoli al voto, intervista multipla ai candidati sindaco (parte 3): le proposte sul turismo • Terzo Binario News

Ladispoli al voto, intervista multipla ai candidati sindaco (parte 3): le proposte sul turismo

Giu 8, 2017 | Ladispoli, Politica

A Ladispoli si fa un gran parlare di ricettività e vocazione turistica della città. Abbiamo dunque chiesto a tutti i candidati sindaco di precisare quali saranno le proprie strategie per affrontare un tema così sentito e importante per l’economia locale.

Ecco la terza parte dell’intervista di Terzobinario.it ai candidati sindaco.

TURISMO

Intercettare i turisti per stimolare l’economia e valorizzare prodotti tipici e risorse naturali del territorio. Come si fa?

MARCO PIERINI (Ladispoli Protagonista: Pd, Movimento Civico Ladispoli Città, Protagonisti con Pierini sindaco, Governo Civico per Ladispoli, Ladispoli Popolare per Pierini Sindaco): “A dispetto di quello che possono pensare i miei colleghi candidati sindaco, questa città ha un enorme bisogno di implementare la ricettività turistico-alberghiera. Questo è già un primo punto fondamentale per far sì che Ladispoli diventi una meta appetibile per un turismo di più ampio respiro che non si limiti a una semplice giornata di mare. Su un binario parallelo a questo, deve correre un serio e capillare progetto di rilancio delle incredibili risorse che questo territorio può offrire. Lo si fa con un piano di comunicazione che riesca a pubblicizzare all’esterno, nel modo migliore possibile, tutte le attrattive di queste terre. In questi anni abbiamo già impostato un lavoro su questa falsariga attraverso progetti come Vivi Ladispoli o la fortunata esperienza di We can di notte. Si può e si deve fare però ancora di più e ancora meglio”.

GIUSEPPE LODDO (Si Può Fare): “Per valorizzare le vocazioni turistica ed imprenditoriale (commercio, artigianato), la nostra azione, sul piano urbanistico-territoriale, sarà caratterizzata da interventi di riqualificazione e riconversione attraverso le varianti puntuali per le aree camping e per la costa, necessarie a favorire la ripresa dei servizi con un basso impatto sul territorio nonchè mediante nuovi regolamenti sul commercio, per incentivare la ricettività diffusa, la filiera corta e la semplificazione amministrativa (per l’apertura di nuove attività). Gli agricoltori e le attività connesse devono essere valorizzati sia attraverso la promozione dei prodotti tipici locali (rilancio del marchio D.O.P. per il Carciofo Romanesco) che mediante la promozione del territorio agricolo stesso, favorendo anche il rapporto diretto tra produttore e consumatore (percorsi enogastromici di rete). Il nostro futuro dovrà coniugare la tradizione agricola con quella turistica del mare, valorizzando i siti archeologici presenti e tutelando le aree naturali nonchè coinvolgendo direttamente gli operatori nella pianificazione e gestione della città, mediante piani turistici annuali. Il rapporto di stretta collaborazione con la Pro Loco e con le realtà associative che operano sul territorio, sarà perno essenziale per la promozione di prodotti, attività, iniziative che, partendo dai dati sempre più confortanti della Sagra del Carciofo, promuovano Ladispoli oltre i confini regionali, con particolare attenzione alle manifestazioni legate al mare. Pulizia degli ambienti, decoro urbano e sicurezza, sono gli elementi su cui l’Ente dovrà spingere l’acceleratore al fine di rilanciare l’immagine di Ladispoli”.

ALESSANDRO GRANDO (Cuori Ladispolani, Noi con Salvini, Fratelli d’Italia): Se vogliamo che Ladispoli torni ad essere una cittadina turistica dobbiamo innanzitutto lavorare sulla riqualificazione e sulla pulizia dei parchi pubblici, delle strade, delle piazze e delle spiagge. Parlo da padre di famiglia, io non porterei mai i miei figli in vacanza in una città sporca, degradata e che non offre alcun tipo di servizio. Oggi quel poco che Ladispoli offre ai turisti è il frutto del lavoro dei commercianti che, tra mille difficoltà, cercano di salvare la stagione estiva attraverso iniziative private. L’amministrazione comunale dovrebbe iniziare a collaborare attivamente con gli imprenditori, cercando di metterli nella condizione di lavorare nel migliore dei modi, fornendo loro gli strumenti necessari per ampliare e qualificare l’offerta dei servizi e per vivere il mare 365 giorni all’anno. Noi crediamo che si debba spostare l’attenzione dall’entroterra verso la costa, focalizzando gli sforzi per valorizzare i nostri 7 km di costa piuttosto che rimanere fossilizzati sulla solita politica del mattone che tanti danni ha causato a Ladispoli. Le uniche risorse che abbiamo sono il mare e le campagne, se continueremo ad ampliare i confini del perimetro urbano non ci saranno più terreni da coltivare e se continueremo a voltare le spalle al mare non torneremo mai ad essere una cittadina turistica.

GIUSEPPE CORBO (Progetto Legalità): “Cambiare radicalmente l’immagine della città. Un esempio: mi viene da pensare ad un porticciolo peschereccio (altro che imprese faraoniche utili solo ai soliti noti) per rilanciare le attività legate al pescato a KM “0” con uno sviluppo dell’indotto nella ristorazione (utile nei fine settimana) e nell’accoglienza alberghiera. Immagino un pescato utile anche alla zona dell’artigianato per una lavorazione successiva. La città si dovrà dotare di strutture ricettive e rimodulare quella che è l’attuale accoglienza. Bisogna investire su progetti presenti nella domanda del consumatore, attingere risorse Europee dirette e indirette oltre che Regionali e locali. Ladispoli in realtà ha due anime, se non tre: renderla vivibile per quelli che la abitano e renderla attrattiva per i turisti. Chi la abita deve anche trovare degli spazi per il tempo libero e per la vita collettiva, che non può essere solo la piazza o la casa del popolo oppure le noiose conferenze utili solo a certi “squallidi personaggi” che speculano sui pochi euro disponibili nelle casse comunali. E’ anche una città che produce: si tratta di razionalizzare il polo artigianale e commerciale. Promuovendo l’inserimento di start up, di giovani, per far tornare la città operosa, vivibile. Il territorio è importante per tutti: gli imprenditori, le famiglie, gli anziani, i giovani, i disabili (troppe barriere architettoniche), i turisti e così via. Siamo tutti chiamati a collaborare per farla rinascere. Sogno una Ladispoli diversa da coloro che l’hanno affossata e saccheggiata”.

GIUSEPPE CIFANI (Amo Ladispoli): “In parte ho già risposto. Le dico qualcosa in più: il nostro è un territorio a vocazione agricola oltre che turistico ricettivo, quindi  in modo semplice favorire tutte quelle iniziative che le associazioni di categoria vogliono sviluppare sul territorio ma che oggi incontrano difficoltà di carattere anche strutturale. La creazione appunto di un polo turistico ricettivo come dicevo prima e affiancarlo con un polo fieristico è l’unica soluzione di buon senso si può fare se si dialoga costantemente con il territorio perchè le idee nascono da lì”.

ANTONIO PIZZUTI PICCOLI (Movimento 5 Stelle): “Viviamo in un territorio che offre oasi naturali, una necropoli etrusca patrimonio Unesco, percorsi naturalistici tra ambiente e archeologia, mare e laghi, enogastronomia di qualità. Questo territorio potrebbe vivere di rendita ma, evidentemente, fino ad oggi gli interessi della politica hanno guardato altrove. Dovremo creare un’offerta turistica in grado di intercettare i viaggiatori; milioni di persone che annualmente arrivano al porto di Civitavecchia e all’aeroporto di Fiumicino e attraversano il nostro territorio diretti a Roma. Come convincere i turisti a fermarsi da noi? Creando un “sistema territoriale turistico”, una rete di cui dovranno far parte i Comuni del comprensorio e gli operatori dei settori coinvolti. Abbiamo un tesoro ancora da valorizzare. Serve solo la volontà politica e da parte nostra c’è”.

GIOVANNI CRIMALDI (Italia dei Valori): “Intercettare il “patrimonio” dei croceristi dello scalo di Civitavecchia, inserendosi nei progetti che vengono discussi e sviluppati alla fiera mondiale delle crociere . L’evento è organizzato nel mese di marzo di ogni anno”.