Stragi sulla strada, bisogna ripartire dal rispetto delle regole senza cercare alibi • Terzo Binario News

Stragi sulla strada, bisogna ripartire dal rispetto delle regole senza cercare alibi

Mar 6, 2017 | Cerveteri, Cronaca, Fiumicino, Ladispoli

Immagine di repertorio

Basta alibi. Dobbiamo prendere atto che la gran parte delle stragi sulle nostre strade avviene per un’imprudenza. Condizioni dell’asfalto, scarsa illuminazione e segnaletica sono solo concause della grande maggioranza degli incidenti.

Finché non prendiamo atto delle nostre responsabilità non usciremo mai dalla morsa di incidenti che attanagliano le nostre arterie stradali. Delegare sempre agli altri le colpe non diminuirà le lacrime versate e le stragi di sabato sera.

Il litorale piange altre due giovani vittime della strada, Guenda e Rafal di 27 e 39 anni. In queste ore si sprecano fiumi di parole cercando di addossare altrove le colpe degli incidenti che stanno avvenendo in questi giorni.

Ma è d’obbligo fare un ragionamento che astrae dalle cause dell’incidente di sabato sera, per il quale i Carabinieri stanno lavorando per la definizione precisa della dinamica.

Un’altissima percentuale di incidenti avviene per un errore umano, sempre più gli incidenti avvengono per distrazione del conducente. E’ questo il preoccupante allarme lanciato dagli esperti. Se si rispettassero i limiti di velocità e le regole, gran parte degli incidenti di questi giorni non sarebbe potuto accadere. Quando due auto si scontrano frontalmente, quando un’auto colpisce un’altra parcheggiata fuori dalla carreggiata, quando si investe un pedone, quando si tampona chi precede dobbiamo prendere atto di non aver rispettato alcune regole basilari del codice della strada. Di questa considerazione siamo ben coscienti tutti, perché vediamo quotidianamente auto zigzagare lungo il tragitto, persone al telefono, persone senza cinture di sicurezza, persone che svoltano senza mettere la freccia e tante altre situazioni fuori dalla norma. E a causare un’incidente, anche mortale, non serve necessariamente di commettere chissà quale clamorosa imprudenza o crimine. E’ un attimo quello che induce all’errore fatale.

In tanti in queste ore addossano la responsabilità degli incidenti alle istituzioni e alle strade, sicuramente mal ridotte. In queste ore invochiamo autovelox ogni chilometro, mentre durante l’anno sbraitiamo tutto il tempo blaterando che quelle sono macchine mangia soldi e riempi casse dei comuni. Facciamo carte false pur di non pagare una multa e non ammettere di aver commesso un’infrazione. In molti dei tratti in cui sono avvenuti gli incidenti esistono limiti di velocità e prescrizioni per le quali il rischio di incidente mortale è bassissimo, eppure piangiamo vittime ogni settimana. Tra Cerveteri e l’Aurelia vi è si un incrocio pericoloso da mettere in sicurezza con una rotatoria, ma vige anche un limite a 50 km/h ed il divieto di sorpasso. Non sorpassando e viaggiando ad una velocità congrua l’unico sinistro che potrebbe accadere è un tamponamento. Ed invece assistiamo ad incidenti frontali ovunque, auto che finiscono a velocità elevata sulle corsie opposte. Altre che piombano fuori strada fermandosi dentro ai campi.

Pretendiamo strade sicure e con un fondo perfetto, è un nostro diritto, ma questo non diventi un alibi per percorrere ancora più velocemente i tragitti di tutti i giorni.

Al rinnovo dell’assicurazione scegliete una polizza che comprende l’installazione di una blackbox. Con un’app vi renderete conto che, seppur non essendo dei pirati della strada, ogni giorno commettiamo decine di superamenti dei limiti di velocità

Ripassiamo l’art. 141 del codice della strada e riflettiamo quando oggi ci metteremo alla guida.

Art. 141. Velocità. 1. È obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione.

2. Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.

3. In particolare, il conducente deve regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole o di altri luoghi frequentati da fanciulli indicati dagli appositi segnali, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell’attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici.

4. Il conducente deve, altresì, ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi quando riesce malagevole l’incrocio con altri veicoli, in prossimità degli attraversamenti pedonali e, in ogni caso, quando i pedoni che si trovino sul percorso tardino a scansarsi o diano segni di incertezza e quando, al suo avvicinarsi, gli animali che si trovino sulla strada diano segni di spavento.

5. Il conducente non deve gareggiare in velocità.

6. Il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione.

7. All’osservanza delle disposizioni del presente articolo è tenuto anche il conducente di animali da tiro, da soma e da sella.

8. Chiunque viola le disposizioni del comma 3 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335.

9. Salvo quanto previsto dagli articoli 9-bis e 9-ter, chiunque viola la disposizione del comma 5 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 a euro 674. (1)

10. Se si tratta di violazioni commesse dal conducente di cui al comma 7 la sanzione amministrativa è del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99.

11. Chiunque viola le altre disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168.