Bracciano, cercasi i documenti della variante al Prg • Terzo Binario News

A Bracciano non si trovano i documenti della variante del Prg. O almeno una parte di essi.

Questo è uno dei punti emersi durante il consiglio comunale aperto di Bracciano su Prg che si è svolto ieri mattina nella sala consiliare del comune.

Una variante al Piano regolatore su cui Tondinelli ha insistito più volte spiegando come «l’architetto Vanessa Signore ha scritto che questa variante è una sanatoria a varie situazione del territorio».

Ad aprire i lavori il presidente del consiglio Luca Testini che ha poi passato la parola al sindaco Tondinelli.
«Rimango basito dalla non presenza della maggioranza dell’opposizione – ha commentato il sindaco constatando l’assenza dei consiglieri Gentili, Mango, Mauro.
«Il consiglio comunale aperto – ha continuato il sindaco – lo chiesi già nel 2009 e se allora mi fosse stata data la possibilità oggi non saremmo qui».
«Evidentemente – ha concluso il sindaco – c’è ancora qualcuno che difende chi ha portato questo comune alla rovina».

Tondinelli ha poi sottolineato come la presenza di un nuovo dirigente all’urbanistica non residente a Bracciano sia garanzia di una non presenza di conflitti di interesse. A parlare poi davanti all’amministrazione comunale è stato Amedeo Lanucara per il villaggio Montebello che ha spiegato come il quartiere «subisca una situazione di illegalità da oltre 30 anni». E sul punto Testini ha assicurato che la commissione di indagine da lui presieduta verrà attenzionato quello che ormai è il ‘‘caso’’ Montebello.

A prendere la parola poi un cittadino per la questione del Sassone e in seguito Arturo Cimaglia. Il ‘‘cittadino’’ Cimaglia ha esposto carte alla mano tutta la situazione della lottizzazione la Lobbra e di via del Sassone partendo proprio dal fatto che nella ricostruzione della documentazione del Prg mancano alcuni documenti e pertanto non è possibile ricostruire tutto il quadro.

A chiedergli spiegazioni in merito è stato anche il consigliere dell’Università Agraria Marco Teodori che ha chiesto appunto dove sono i documenti mancanti, come sia possibile che non vi sia una copia in Regione per poi chiedere un parere a Cimaglia su un’eventuale correlazione tra dipendenti, liberi professionisti e amministratori. Sui dcocumenti della variante del prg, lo stesso Cimaglia ha sottolineato che l’architetto Vanessa Signore avrebbe detto che i dati della variante al piano regolatore non corrisponderebbero ai dati in mano al comitato tecnico regionale. Sulle correlazioni Cimaglia ha risposto che sono gli stessi atti giudiziari a parlare e ha aggiunto «se noi andiamo ad analizzare le pratiche degli abusi più grossi, vedremo che ci sono nomi di quelli che hanno gestito le lottizzazioni più grandi. Si tratta sempre, o quasi, delle medesime persone che hanno progettato, gestito, etc».

Poi, rivolgendosi alla politica e al M5S Cimaglia ha spiegato «voi non conoscete nulla di queste situazioni. O meglio, non sapete le dinamiche all’interno degli uffici».
E sulle dinamiche degli uffici comunali è intervenuto nuovamente il presidente Luca Testini narrando un fatto a lui accaduto.

«Come presidente del consiglio comunale – ha detto Testini – ho chiesto degli atti a due capi area i quali hanno fatto opposizione nel darmeli dicendo di dover aspettare l’altra parte.
Per questo ritengo che la commissione di inchiesta nel comune di Bracciano non sia importante, ma fondamentale».
Infine la discussione si è spostata sulla riattivazione dell’articolo 11.

Cimaglia, rispondendo a delle domande degli amministratori, ha spiegato di aver chiesto un risarcimento di 2 milioni e mezzo di euro al comune di Bracciano ma ha sottolineato «La mia richiesta di risarcimento non è legata alla riattivazione dell’articolo 11 richiesta non da me, ma dai condomini de La Lobbra. La mia richiesta di risarcimento per danni è perchè il comune di Bracciano ha fermato tutte le mie pratiche per oltre 15 anni».

Pubblicato domenica, 29 Ottobre 2017 @ 10:49:06     © RIPRODUZIONE RISERVATA