Al via lunedì 11 maggio l’indagine regionale di sieroprevalenza. Sarà destinata agli operatori sanitari, compresi medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, farmacisti e operatori di strutture private accreditate e/o autorizzate e di servizi esternalizzati, operatori RSA. Ma anche oltre 60mila operatori tra di Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Esercito ‘Strade Sicure’, Guardia Costiera, Polizia Penitenziaria
Onere dell’indagine – la più grande che si svolge in Italia – è a carico del Servizio Sanitario Regionale. L’ adesione è individuale e volontaria, con consenso informato.
L’aspetto importante è nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale nella popolazione regionale. In particolare, sullo stato di diffusione del virus in popolazioni a rischio come quella di operatori entrati a contatto con pazienti sospetti o affetti.
L’indagine, peraltro, non attribuisce in alcun modo una “patente di immunità” ma può consentire, in presenza di anticorpi (IgG / IgM), la rilevazione dell’incontro con il virus e, quindi, la successiva esigenza di effettuare il test molecolare.
“Vogliamo aumentare il livello di sicurezza per i cittadini anche nella fase di convivenza con il virus. Da lunedì inizieremo 300 mila test sierologici che porteranno a una mappatura molto importante e all’indicazione di una strada per fare tamponi attraverso i drive-in che sono la metodologia più sicura” sono state le parole di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.
“Ci aspettiamo entro due mesi un numero molto importante sia di test che di tamponi per avere una mappatura significativa prima del periodo estivo. Le ripartenze? Saranno fatte in piena sicurezza e la concertazione con le categorie coinvolte sta andando abbastanza bene. Le riaperture delle attività commerciali o dei locali – ha ribadito – saranno decise sulla base di valutazioni scientifiche, di indicazioni che saranno di settimana in settimana, provenienti dal ministero della Salute sul livello del contagio”.
