I comitati del comprensorio per la Palestina libera di Ladispoli, Santa Marinella, Allumiere, Civitavecchia, rispondono compatti e in coro all’appello lanciato dal Coordinamento della Global Sumud Flotilla e Global Mouvement to Gaza per la mobilitazione nazionale indetta per il 4 Settembre a supporto degli equipaggi che salperanno dalla Sicilia e dalla Tunisia per ricongiungersi alle flotte salpate da Barcellona.
La più grande impresa civile, pacifica e disarmata mai tentata nella storia, con l’unico obiettivo di rompere l’assedio del governo sionista israeliano che sta sterminando di fame, di sete e di bombe da ormai 2 anni il popolo ghazawi occupando e annettendo illegalmente giorno dopo giorno tutta la Cisgiordania.
Riteniamo le dichiarazioni rilasciate dal ministro della difesa Ben Gvir inaccettabili sia dal punto di vista umano, sia per il diritto internazionale.
Gli unici terroristi e criminali di guerra sono attualmente alla guida di un governo di ultra destra, sionista, sui quali pende un mandato di cattura percriminidiguerraecrimini contro l’umanità: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della difesa israeliano Yoav Gallan.
La missione della Global Sumud flotilla si svolge nel pieno rispetto delle leggi internazionali e qualsiasi tentativo di fermare e attaccare la flotta durante il suo viaggio verso Gaza rappresenta un’aggressione e una violazione del diritto alla libertà di navigazione, esattamente come dichiarato da Francesca Albanese, giurista italiana, esperta di diritto internazionale e diritti umani, relatrice delle Nazioni Unite per i territori occupati palestinesi.
Il 4 settembre al muraglione lungo porto Gramsci ci riuniremo in un flash mob per dimostrare tutta la nostra solidarietà agli equipaggi della Global Sumud Flotilla, che hanno messo a rischio le loro vite scegliendo di sfidare Israele e rompere il blocco e per chiedere a gran voce il rispetto del diritto internazionale.
Fermare il GENOCIDIO in corso e aprire un corridoio umanitario sono azioni non più rinviabili. Chiediamo con forza a tutti i sindaci, al Governo italiano e all’Unione Europea di proteggere lil viaggio della Global Sumud Flotilla in rotta su Gaza. Facciamo nostre le parole di Vittorio Arrigoni: “Rimanere immobili in silenzio significa sostenere il genocidio in corso. Urlate la vostra indignazione, in ogni capitale del mondo «civile», in ogni città, in ogni piazza, sovrastate le nostre urla di dolore e terrore. C’è una parte di umanità che sta morendo in pietoso ascolto. Restiamo umani”.
Buon vento Sumud From every river to every sea. Le/Gli attivisti del comprensorio