“Dopo aver fallito per quanto riguarda la possibilità di avere un ospedale a Ladispoli (snobbato persino dalla maggioranza di destra della regione) si torna a parlare di “salute per i cittadini”.
Il prossimo 11 agosto, col benestare dell’assessora Feduzi, è stata organizzata una giornata dedicata alla dermatologia.
Peccato che questi “eventi gratuiti” prevedano la collaborazione esclusiva di laboratori ed istituti privati.
Non è la prima volta che accade (sempre con gli stessi laboratori) e considerando il futuro della Casa della Salute di Ladispoli e dintorni, non sarà neanche l’ultimo.
Le prenotazioni per le visite specialistiche sono terminate in pochissime ore e molti cittadini si sono lamentati di questa mancata opportunità.
Rimane il fatto che, ricevuta una diagnosi, l’unica modalità è quella di essere poi seguiti in strutture private.
Difficile comprenderne il senso, se neanche l’amministrazione comunale si occupa più di salute pubblica.
Da rimarcare infatti che il nostro territorio si sta riempiendo di studi e laboratori privati, dalle semplici analisi fino alle cure specialistiche.
Una molteplicità di opzioni che però non ha riscontro sulla situazione della sanità pubblica locale e che, appunto, sembrano non esserci altre prospettive.
Chiediamo un aumento dei mezzi di soccorso, un ripristino immediato del centro di primo intervento e la riattivazione degli ambulatori specialistici.
Assicurazioni sulla salute e onerose parcelle mediche, non hanno nulla di democratico e civile: bisogna tutelare tutti i cittadini e smettere di creare muri nella società in base al reddito”.
Circolo Sinistra Italiana Litorale Nord
“Mahsa Amini”
Alleanza Verdi e Sinistra