Aveva quasi 99 anni. Fu un vero pioniere della vela, ma anche pittore e musicista. Il funerale domani alle 15.30 in Cattedrale
di Cristiana Vallarino
Giulio Cesare Gasparini si è spento a quasi 99 anni, gli ultimi dei quali trascorsi in casa. Quella dove viveva con l’amata moglie Franca. Non avendo più una piena mobilità, aveva deciso di non affacciarsi più nella sua “altra” casa: la sede della Lega Navale in lungomare Thaon de Revel, di cui era stato presidente per un trentennio (fino al 2004) e che ha continuato a frequentare finchè la salute glielo ha permesso.
Gasparini è stato un vero pioniere della vela e del windsurf per Civitavecchia (iniziò sul Flying Ducthman e portò sulla nostra costa il Dart), ma era una persona poliedrica, che riusciva bene in tutto: ottimo pittore, brillante musicista col suo gruppo suonava il sax, abile artigiano che realizzava mobili e capace fotografo. La sua passione per il mare non è mai andata in pensione: fino a pochi anni fa lo si vedeva uscire in canoa, sul surf o a bordo del catamarano. E alla Lega arrivava naturalmente a cavallo della sua Moto Guzzi V7 California.
La sua eredità resterà per sempre intrecciata alla storia della Lega Navale cittadina. Grazie a lui si sono formate generazioni di velisti e surfisti. A cominciare da suo genero, Marco Corti, il quale gli succedette come presidente. Per finire con il nipote Mattia Camboni, che col suo windsurf è planato sul podio olimpico.
La notizia della sua morte ha colpito tutti i soci della Lni che hanno speso sul “Presidente”, con la “P” maiuscola, parole sentite e d’affetto. Il gruppo whatsapp che li riunisce è stato letteralmente inondato di commenti e di condoglianze per la moglie Franca, le figlie Carla e Anna, i nipoti Agnese, Marta e Mattia. La figlia maggiore Francesca è purtroppo scomparsa prematuramente, come pure il marito Marco Corti: una doppia perdita che aveva molto provato Giulio Cesare, forse contribuendo alla sua scelta di isolarsi.

“Come Presidente della LNI – ha scritto nella chat un socio storico -, ha saputo trasmettere la passione per l’innovazione al circolo intero, guidandolo attraverso anni di crescita e cambiamento, sempre con lo sguardo rivolto al futuro e alle nuove generazioni di velisti. Giulio ha incarnato la vera essenza del marinaio: sempre pronto a esplorare nuove frontiere, ma con il cuore saldamente ancorato all’amore per il mare e per la sua città. Il suo spirito pionieristico continuerà a vivere nelle onde che ha tanto amato e nelle vele che ha ispirato a issare”.
“Queste parole descrivono bene cosa ha significato Gasparini, non solo per la nostra sezione” dice l’attuale presidente Dario Iacoponi che ammette: “Mi sono sinceramente commosso. Con lui scompare un pezzo di storia della città. Ed io ho perso un amico”.
Analogo il pensiero del sindaco Marco Piendibene, anche lui esperto windsurfer.”Con Giulio Cesare Gasparini se ne va un pezzo di storia di quella Civitavecchia genuina e per la quale avvertiamo una nostalgia indelebile. I racconti di Giulio sulla goliardia delle comitive di una Civitavecchia che portava ancora i segni della guerra, la accurata descrizione dei tratti comici di alcuni personaggi dell’epoca assieme alla sua empatica narrazione erano alcuni dei tratti più irresistibili di un uomo eclettico con il dono dell’ironia più arguta”.
“Ma Giulio Cesare è stato per tanti anni anche l’anima della Lega Navale – continua il sindaco -, quella che mi ha accolto da adolescente e mi ha accompagnato per tanti anni e che, grazie al suo imprinting, ha contribuito a farmi essere quello che sono diventato oggi. E sono convinto che insieme a me tanti altri avvertiranno, d’ora in poi, questa sensazione di sentirsi un po’ orfani di una bella famiglia di cui eravamo parte”.
Il funerale si terrà domani, sabato 8 febbraio, nella cattedrale alle ore 15.30. Buon vento Giulio!