Sciopero bus, Roma in ginocchio. USB: "Manifestazione riuscita". Esposito minimizza: "Piccolissima sigla sindacale che blocca la città ogni 15 giorni" • Terzo Binario News

Sciopero bus, Roma in ginocchio. USB: “Manifestazione riuscita”. Esposito minimizza: “Piccolissima sigla sindacale che blocca la città ogni 15 giorni”

Ott 3, 2015 | Cronaca, Roma

Usb_sciopero-2Metro A e B chiuse, lunghe attese alle fermate dei bus, corsa
affannosa ai pochi taxi liberi. Come previsto alla vigilia dello
sciopero, i romani hanno vissuto un altro venerdì nero, a causa dello sciopero del trasporto pubblico e di due manifestazioni, con in piazza gli studenti anti “Buona scuola” di Renzi al mattino e i movimenti al pomeriggio. Il rischio caos, paventato alla vigilia e aggravato dalla pioggia, si è materializzato puntuale con la chiusura delle due
principali linee metro; cancelli chiusi dalle 8,30 alle 17.00 e dalle 20.00 a fine servizio anche per la Roma-Lido e corse ridotte sulla tratte Roma-Viterbo e Termini-Centocelle. Nessun disservizio, invece, alla linea C, ma l’agitazione indetta dai lavoratori dell’Usb ha colpito pesantemente pure i mezzi di superficie: i promotori dell’agitazione rivendicano percentuali di adesione plebiscitarie, pari al 70% del personale operativo Atac, tra cui autisti, macchinisti, addetti di stazione, verificatori, ausiliari del traffico, mentre nelle aziende private del consorzio Roma Tpl si salirebbe al 90. Cifre però smentite dall’Agenzia per la Mobilità di Roma, che ha parlato di un 30% di adesioni a metà giornata. In ogni caso il dato che è certo è che nonostante Cgil, Cisl, Uil, Sul e Faisa Cisal alla vigilia abbiano rinunciato alla protesta raccogliendo l’invito del prefetto Gabrielli, lo sciopero ha portato un enorme subbuglio tra i pendolari. Per il sindacato autonomo dell’Usb l’Assessore alla Mobilità di Roma,
Stefano Esposito, avrebbe tenuto un “comportamento intimidatorio nei confronti dei lavoratori” e tentato ripetutamente di “boicottare” lo sciopero. L’Usb ha assicurato di aver dato mandato ai suoi legali per
valutare eventuali iniziative nei suoi confronti. Per il sindacato: “Basta con le fandonie e la campagna di odio contro i lavoratori, i disagi che soffrono i cittadini tutti i giorni sono dovuti agli scarsi investimenti anche nella sicurezza”.
Ed è bagarre con Esposito, che ha chiesto a Roberto Alesse, Presidente dell’Autorità di Garanzia per gli scioperi: “Di quali strumenti dispongono l’amministrazione comunale e il signor Prefetto per impedire che una piccolissima sigla sindacale continui a organizzare ogni 15 giorni scioperi politici che nulla hanno a che vedere con il merito delle questioni?” Per Alesse, Presidente dell’Autorità di garanzia: “La legge sull’esercizio del diritto di sciopero deve essere aggiornata. Le vittime sacrificali di un sistema che non funziona restano i cittadini utenti, veri e propri ostaggi della miriade di scioperi proclamati nei settori dei servizi pubblici essenziali”. E i numeri parlano chiaro: “Dal primo gennaio al 15 settembre, nel settore
dei servizi pubblici essenziali, abbiamo avuto 1.561 proclamazioni di sciopero, con un aumento del 7,5% rispetto al 2014, e 1.055 scioperi effettuati, anche qui con il 6% di aumento rispetto all’anno
precedente. Serve uno sforzo congiunto per risolvere la patologia del conflitto e riportarla a una fisiologia propria di un sistema democratico”.