Rissa nel carcere minorile di Casal del Marmo: detenuto prova ad appiccare un incendio • Terzo Binario News

Rissa nel carcere minorile di Casal del Marmo: detenuto prova ad appiccare un incendio

Lug 7, 2024 | Cronaca, Roma

Il tentativo di far fuoco a un materasso e una rissa. È il bilancio di una notte decisamente movimentata al carcere minorile di Casal del Marmo. L’intera sezione è stata sgomberata. Presenti i Vigili del fuoco, gli agenti della Polizia penitenziaria e anche della Polizia di Stato: quest’ultimi sono rimasti all’esterno.

Massimo Costantino, segretario generale Fns Cisl Roma e Lazio, commenta: “In questa settimana si erano registrate già tre aggressioni, feriti un agente (15 di prognosi ) e un sovrintendete (3 giorni di prognosi)”. Al momento, ricorda Costantino, presso l’istituto penale minorile di via Giuseppe Barellai “ci sono 58 maschi e 8 donne su una capienza di 45 unità (uomini-donne). La Fns Cisl Lazio chiede una forte azione da parte dell’Amministrazione penitenziaria nei confronti del personale di Polizia penitenziaria, comandanti, direttori inclusi. E una vicinanza maggiore alle richieste di aiuto che pervengono da una realtà già di per sé difficile, provata da frequenti episodi, con un invio consistente e concreto di unità di Polizia penitenziaria tali da garantire la tutela dell’intero personale”.

Secondo il rappresentante sindacale “quella che si prospetta è una stagione estiva pesantissima, perché il sovraffollamento dei detenuti aumenta giorno per giorno. E le carenze nelle dotazioni di personale di Polizia penitenziaria
stanno toccando livelli difficilmente registrati. Proprio nel Lazio – sottolinea – registriamo una situazione estrema”. Per la Fns Cisl Lazio “servono ulteriori interventi da parte del Governo, perché quelli già messi in campo dallo scorso anno con punte di nuove assunzioni – finalmente – mai viste prima in questi numeri, sono insufficienti a gestire quella che ormai è una grave emergenza. Occorrono che siano messe in atto iniziative atte a garantire la sicurezza e benessere del personale. Oltre a ribadire che non vi è più tempo da perdere e che, infine, la questione della carenza di personale deve essere affrontata definitivamente. Non da meno occorre diminuire, data la situazione, diminuire il numero dei detenuti presenti”.