Gli indagati adescavano minori rom di entrambi i sessi a Termini e li facevano prostituire. I rapporti sessuali venivano consumati in alberghi, abitazioni, parchi, bagni pubblici o a bordo di alcuni treni in sosta lunga. I compensi variavano dai 10 ai 50 euro a prestazione. Nei mesi scorsi erano stati già arrestati due uomini mentre consumavano rapporti sessuali con minori.
Il giro di baby squillo era capillare a partire dalla stazione Termini di Roma. Le indagini sono state avviate dalla Polizia ferroviaria del Lazio e per portarle a termine hanno usufruito di intercettazioni e videoriprese, permettendo di accertare le abitudini degli indagati con l’adescamento dei minori. I soggetti contattavano telefonicamente i minori, si avvicinavano alle scale mobili e attendevano sia maschi che femmine, per lo più di origine rom, per poter avere rapporti sessuali.
Un’altra pagina nera per Roma. Gli accordi avvenivano nello scalo principale della Capitale e dall’operazione della polizia è emerso che gli incontri si profilavano sul lato destro della stazione, nei pressi di via Giolitti. Venivano adescati ragazzini, maschi e femmine dai 13 ai 17 anni.
Emanuele Fattori, dirigente della Polizia Ferroviaria di Roma Termini esprime il suo rammarico per gli avvenimenti: “Finora abbiamo eseguito sette ordinanze di custodia cautelare su otto, visto che una persona risulta irreperibile. Una custodia cautelare in carcere e le altre ai domiciliari. Cinque persone sono state arrestate a Roma, una a Rieti e un’altra a Vigevano in provincia di Pavia. E sono 17 gli indagati totali”, ha spiegato il dirigente del settore operativo della polizia di Roma Termini. La stazione era utilizzata come punto strategico da parte di uomini di 35-40 anni, ma ci sono anche ultrasettantenni e un ottantenne, per adescare e consumare rapporti sessuali con ragazzini, maschi e femmine dai 13 ai 17 anni, per la maggior parte di etnia rom.
“L‘operazione è stata denominata Meeting Point. Il sistema funzionava tramite passaparola. Gli incontri – conclude Fattori – avvenivano sul lato destro della stazione”.
In totale sono nove le ordinanze di custodia cautelare emesse, ma nel frattempo una persona è deceduta. Tra gli indagati alcuni sono residenti nella Capitale e nell’hinterland, altri nelle province di Rieti e Viterbo. Nei mesi scorsi sono stati già arrestati un 59enne e un 79enne, sorpresi mentre consumavano rapporti sessuali. Sono in corso attività investigative per identificare ulteriori persone. Mentre i minori vittime del sistema sono stati affidati ai servizi sociali ma si sono già allontanati.