Oltre 10mila file pedopornografici nel computer, due arresti a Roma e Latina • Terzo Binario News

Oltre 10mila file pedopornografici nel computer, due arresti a Roma e Latina

Mar 6, 2024 | Cronaca, Roma

Due uomini della provincia di Latina e di Roma sono stati arrestati in flagranza per detenzione di materiale pedopornografico

Due casi distinti, indicativi di un fenomeno allarmante.

Il primo ha per protagonista un uomo di 50 anni, incensurato, residente nella provincia di Latina. Sul suo smartphone gli investigatori del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato hanno trovato un gran numero di file di natura pedopornografica che vedevano coinvolti bambini anche in tenera età.

La perquisizione è scattata in seguito alla segnalazione del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia online (C.N.C.P.O.), che aveva individuato un utilizzo improprio dei social network e di spazi di archiviazione virtuali. Da qui sono partiti gli accertamenti e le analisi delle tracce informatiche, fino al sequestro e all’ispezione dei dispositivi telematici dell’uomo.

Il cinquantenne si trova ora agli arresti domiciliari.

Un caso parallelo a questo è quello di un 62enne della provincia di Roma. Anche in questo caso nessun precedente penale è stato riscontrato a suo carico.

La Polizia lo ha arrestato per detenzione di un ingente quantitativo di materiale pornografico ritraente esclusivamente atti sessuali con minori anche in età prescolare. 

A incastrarlo gli accertamenti sui flussi informatici, in particolare sul materiale archiviato su piattaforme di cloud storage. I file pedopornografici erano occultati su spazi virtuali protetti da password. Spazi che sono stati aperti dagli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica del Lazio su disposizione dell’autorità giudiziaria. Il materiale trovato è ora al vaglio degli inquirenti.

I due casi sollevano il tema dei rischi legati all’uso improprio degli strumenti telematici.

La Polizia mette in guardia: “La diffusione di servizi di cloud storage che consentono l’archiviazione in spazi virtuali sempre più ampi, capaci di contenere una grandissima mole di dati, unita alla semplicità di utilizzo di servizi di anonimizzazione sempre più diffusi, rendono l’approvvigionamento di video e immagini a contenuto pedopornografico sempre più agevole, saturando in breve tempo il mercato che richiede la produzione di contenuti sempre nuovi.

L’esposizione dei minori ai tentativi di adescamento sui social network è una delle tematiche di specifico interesse per la Polizia di Stato e di priorità della Polizia Postale. Necessita di una sempre maggiore formazione di genitori ed educatori, che viene effettuata attraverso campagne di sensibilizzazione promosse per fornire loro strumenti di conoscenza dei fenomeni, per stimolarli ad una attenta vigilanza”.

Fonte, RaiNews24