Nuovo crollo alla stazione di Civitavecchia, peraltro dove è presente un ponteggio ormai da sette anni. È successo al binario 1 nella notte di Ferragosto: mentre la città festeggiava il suo Natale alla Marina con i fuochi d’artificio e il Padellone, nello scalo ecco che è avvenuto un altro distacco di cornicione.

E proprio il fatto che fosse un giorno di festa per la città portuale è stato un vantaggio perché la casualità ha fatto in modo che sul binario 1 non passasse nessuno in quel momento.
Intervenuti la Polfer e i Vigili del Fuoco che hanno rimesso in sicurezza il ponteggio ma con una conseguenza pesante: il passaggio sul binario 1 interdetto.
Le conseguenze di ciò si sono avvertite già il 16 agosto: con tutto il flusso di croceristi diretti nella Capitale, che poi sono anche rientrati, uniti a coloro che stavano rientrando in città si sono trovati a dover “circumnavigare” una bella fetta di stazione. Infatti un numero importante di treni locali parte e arriva ai binari 1 e 2 tronco, il che costringe i passeggeri a uscire dalla stazione e rientrare all’altezza della fontana sotto lo scoppio del sole di agosto e a Civitavecchia si fa sentire, eccome. E questo è solo uno dei disagi: l’altro, pesante tanto quanto questo, è che sotto al ponteggio c’è l’ingresso al sottopassaggio che conduce ai binari 2 e 3 ovvero quello dei treni a lunga percorrenza sia in direzione nord che in direzione sud.
Dunque chi deve attraversare lo scalo deve farlo per forza dal sottopassaggio che tagliala città in due fra piazzale Matteuzzi e via Sofia de Filippi Mariani. Questo significa che chi deve letteralmente prendere un treno al volo rischia di perderlo, dovendo correre su e giù per la stazione.
Questo crollo riapre prepotentemente il problema dello stato in cui versa lo scalo civitavecchiese. Solo tre mesi fa la sottoscrizione al Pincio dell’accordo procedimentale tra il Comune, Rete Ferroviaria Italiana ed FS Sistemi Urbani. Un’intesa siglata per dare finalmente avvio a una progettazione urbana più moderna, sostenibile e integrata con i reali bisogni del territorio. Nell’occasione si disse che il nuovo accordo nasce dall’esigenza condivisa di aggiornare profondamente la visione urbanistica relativa all’ambito della stazione ferroviaria, ponendo al centro il progetto di riqualificazione e potenziamento della stazione di Civitavecchia elaborato da RFI. Però i problemi sono attuali e quello del crollo del binario 1 forse il più incombente. Ma ovviamente non è il solo: banchine strette e in pendenza, una mole di passeggeri che non è da città di 50mila abitanti ma deve far spostare una quantità di turisti di centinaia di migliaia unità all’anno (che spessissimo devono andare a Fiumicino a prendere un volo e viceversa, il che implica anche la presenza di bagagli ingombranti) oltre agli spostamenti quotidiani da e per la Capitale dei pendolari. Insomma lo scalo non è adeguato alle esigenze attuali e la sua ristrutturazione deve cominciare al più presto.