“Nella settimana di Ferragosto 15 mila persone si imbarcheranno nel porto di Civitavecchia.
Ovviamente utilizzeranno servizi per diversi settori, ma cosa troveranno, quale sarà il loro “sentiment” nei confronti della città.
Troveranno una stazione devastata, una stazione che sarebbe dovuto essere il biglietto da visita di questa città, ma che invece e’ “coventrizzata” priva di servizi decenti per una città che vede milioni di persone transitarvi.
Non vedranno un ufficio informazioni non solo alla stazione ,ma anche in città ,se non ad intermittenza ; una assurdità per una città che da decenni ,con il suo porto, e’ al primo posto delle classifiche europee e mondiali.
Troveranno le vestigia di tentativi di archeologia turistica ,quali i Bike sharing che avrebbero dovuto essere un incentivo turistico, o qualche ape calesse vagante.
Troveranno una statua del bacio su cui si e’ anche ipotizzato un referendum ,con penose polemiche da strapaese.
Troveranno una città sporca, con un degrado urbano elevato ,con un arredo urbano in alcuni casi da indignazione reale, con strade al limite della civiltà.
Non troveranno un mercato tipico delle città turistiche,bensì un mercato ormai dismesso ,privo di appeal urbano,abbandonato a se stesso,sporco,in attesa di ristrutturazioni da decenni,perso tra progetti faraonici,concorsi di idee,e promesse elettorali.
Non troveranno itinerari per lo shopping,o itinerari culturali,a partire dal museo che andrebbe promozionato,o un museo del mare,che nonostante polemiche e scarichi di responsabilità,ancora rimane una ipotesi lontana.Troveranno la festa della cozza, certamente appetibile ,ma non so quanto utile.
Ovvio che non parlo di ritorno alla vocazione turistica di Civitavecchia,problema per cui sarebbero necessari decenni e volontà politica,che mi sembra,assai latente carente.
Parlo semplicemente della capacità di intercettare i tre milioni di croceristi e i trecentomila che secondo i dati rimarrebbero a Civitavecchia,con semplici progetti da individuare e promozionare .
Meno male che rispetto gli anni passati non vengono incolpati per questa situazione assurda, i commercianti,che in una città fatiscente,sono un riferimento a tutti gli effetti.
Anzi in una città come la nostra,sono accusati dallo stesso presidente che dovrebbe difenderli.
Eppure abbiamo l’esempio del,porto che sta vivendo un rilancio,per il fatto che è si stato scelto dalla politica,ma basandosi essenzialmente sulle competenze e sulle capacità.
Bisogna cambiare, perché 14 mila persone in un giorno sono un quarto della popolazione civitavecchiese e i tre milioni di croceristi un patrimonio promozionale incalcolabile ,incredibile che tutti ci invidiano,e che potrebbero essere ( in parte lo sono)una ricchezza per tutta la città.
Tullio Nunzi
Meno poltrone più panchine