Non solo Magic: 7 famosi giochi di carte collezionabili • Terzo Binario News

Quando si sente parlare di carte da gioco la mente vola facilmente alle partite a Scopa, Burraco o Rubamazzetto che si era soliti fare da piccoli. Nel tempo la dimensione di questi passatempi si è evoluta notevolmente e su una specifica piattaforma di giochi di carte c’è chi si diverte con gli altri utenti anche a distanza, ma il concetto di gioco di carte in sé per sé si è espanso già prima dell’avvento di internet, grazie ai giochi di carte collezionabili. Questi ultimi si caratterizzano per delle regole che ricordano molto quelle dei giochi da tavolo, ma che richiedono maggiori abilità e personalizzazione al giocatore, che deve occuparsi di creare il proprio mazzo inserendo le carte più utili per la sua strategia..

Magic: The Gathering

“Magic: The Gathering”, conosciuto in Italia fino al 2003 come “Magic: l’Adunanza” è stato il primo vero gioco di carte collezionabili della storia. Partorito dalla mente di Richard Garfield nel 1993, nel giro di pochi anni conquistò l’interesse di 5-6 milioni di giocatori in tutto il globo, tanto da divenire il gioco della sua categoria più venduto in assoluto. Le varie carte indicano le magie a disposizione di un mago che deve fronteggiare uno o più avversari, ma grazie alla fantasia che emerge tra creature e incantesimi di ogni tipo le sorti di una partita possono essere ribaltate rapidamente.

Pokémon Trading Card Game

Chi non ha mai sentito parlare dei Pokémon? I famosi mostriciattoli tascabili della Nintendo hanno fatto la gioia dei possessori di Game Boy a cavallo tra il secondo e il terzo millennio ed era solo questione di tempo prima che fosse dedicato a loro un gioco di carte collezionabili, chiamato “Pokémon Trading Card Game” e prodotto dalla stessa società che si occupava di “Magic”, vale a dire la Wizards of the Coast. Come nel videogioco, i singoli Pokémon possiedono un totale di punti vita e degli attacchi caratteristici nelle carte che li rappresentano. Il successo è stato tale che oggi il “Pokémon World Championship” mette in palio il titolo mondiale sia nel videogame sia nelle carte. Grazie al proliferare di nuove generazioni di creature tascabili, anche il gioco di carte ha potuto godere nel tempo di continue espansioni.

Yu-Gi-Oh!

Il gioco di carte di “Yu-Gi-Oh!” è ispirato chiaramente al popolare manga e anime giapponese, approdato anche in Italia negli anni 2000. Sono presenti 3 tipologie principali di carte: le Carte Mostro, le Carte Magia e le Carte Trappola. Con le prime si arrecano effettivamente dei danni all’avversario, mentre le altre carte servono perlopiù di supporto. Nel 2009 “Yu-Gi-Oh!” entrò nel Guinness World Record in qualità di gioco di carte collezionabili con più unità vendute in tutto il mondo.

Duel Masters

“Duel Masters” è un gioco di carte collezionabili derivato da manga, anime e videogiochi che però hanno avuto poca fortuna in Italia, probabilmente a causa del maggior successo di “Magic” e “Yu-Gi-Oh!”. L’obiettivo dei giocatori è quello di far fuori 5 carte avversarie dette “scudi”, dopodiché bisognerà organizzare un ultimo attacco per vincere la partita, scegliendo però tra le poche carte dei mostri abilitate per la fase finale del gioco.

Star Wars Trading Card Game

“Star Wars Trading Card Game” è il gioco di carte collezionabili relativo al brand di “Guerre stellari”, realizzato dallo stesso creatore di “Magic”. La storia di questo gioco è piuttosto controversa, perché dopo appena 3 anni dall’uscita la pubblicazione delle carte fu interrotta e sono stati dunque i fan a formare un vero e proprio comitato di sviluppo indipendente per tenere il gioco in vita, inventando anche nuove carte. Queste ultime appartengono a 2 categorie principali: Unità e non-Unità.

World of Warcraft Trading Card Game

“World of Warcraft Trading Card Game” è un gioco di carte collezionabili ispirato al videogame “World of Warcraft”, pubblicato nel 2006. I partecipanti possono sfidarsi tra loro o fare squadre per affrontare determinati boss. Anche se la produzione delle carte è stata piuttosto travagliata, ad oggi si contano ancora diverse migliaia di appassionati in giro per il mondo.

Battle Spirits

“Battle Spirits” ha visto la luce in Giappone nel 2008 in Giappone, rivelandosi subito un grande successo. Nel 2009 è arrivato così anche in America, mentre in Italia soltanto nel 2011, senza riscontrare però il seguito ottenuto altrove. Proprio come su “Magic”, anche in questo caso si ha a che fare con mostri e sortilegi di vario tipo.

Pubblicato martedì, 1 Ottobre 2024 @ 10:03:46     © RIPRODUZIONE RISERVATA