L’ex difensore dell’Inter e allenatore aveva 82 anni
È morto nella notte, in Versilia, a 82 anni Tarcisio Burgnich,.
Ex allenatore ed ex calciatore italiano campione d’Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970 con la nazionale azzurra.
Tra i più iconici difensori del calcio mondiale, Burgnich era soprannominato «la Roccia».
Tre settimane fa era stato colto da un ictus.
Aveva reagito con la sua proverbiale tempra ma alla fine ha dovuto cedere.
A darne la notizia è stato Leo Picchi, figlio di un altro protagonista della Grande Inter, Armando Picchi, a cinquant’anni esatti dalla sua scomparsa.
Burgnich era stato soprannominato la Roccia, da quando – era il 6 ottobre 1963 in Spal-Inter – in un contrasto di gioco l’avversario Novelli veniva sparato via a metri di distanza mentre il nerazzurro proseguì indisturbato l’azione.
Morto Tarcisio Burgnich
Burgnich è a ragione considerato il difensore più tenace e risoluto degli anni Sessanta, l’ombra dei più pericolosi attaccanti italiani e mondiali.
Soltanto Pelé, nella finale mondiale del 1970, era riuscito a batterlo con quel colpo di testa leggendario, ma Burgnich preciserà.
«Quello però non era umano». Accanto ad altre leggende come Facchetti, Picchi, Suarez, Mazzola, Corso e Jair, Burgnich garantì alla squadra di Angelo Moratti e di Helenio Herrera di diventare la Grande Inter, con 476 presenze, 7 gol, e la conquista di 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Intercontinentali, che si aggiungono al titolo precedente con la Juventus (1961), alla Coppa Italia con il Napoli nel 1976, senza contare il trionfo agli Europei del 1968 con la Nazionale italiana con cui ha giocato dal 1963 al 1974 (66 presenze) ed è stato anche vicecampione del mondo nel 1970.