Il delegato ai Lavori Pubblici Moschetta: "Il bilancio di un anno di lavoro" • Terzo Binario News

Il delegato ai Lavori Pubblici Moschetta: “Il bilancio di un anno di lavoro”

Apr 4, 2013 | Politica

L’architetto Nicola Moschetta, delegato del Comune di Ladispoli ai Lavori Pubblici, fa il punto sullo stato delle opere nella cittadina costiera. Di seguito il suo intervento:

Nicola moschettaIl 3 aprile non del 2013 bensì del 2003, ero seduto in un’aula universitaria discutendo la mia tesi di Laurea che trattava un tema di riqualificazione urbana di una parte di Ladispoli: se i primi 10 anni della mia attività lavorativa sono passati velocemente, l’anno e mezzo trascorso collaborando con l’Amministrazione Comunale prima come Assessore ai Lavori Pubblici ora come Delegato sono volati in un attimo.

Nel vortice che è amministrare una città, che ti rapisce, che ti coinvolge totalmente, che per certi aspetti “sequestra” gran parte delle 24 ore che hai a disposizione durante la giornata ed i fine settimana; per me, che quasi per caso sono “capitato” in quest’esperienza affascinante, il voler fare il punto della situazione sui Lavori Pubblici in corso nella città è stata l’occasione per “ritagliare” un attimo a quest’accattivante frenesia.

Nei giorni passati, mi sono fermato per un momento e ho cercato di capire se quello che stiamo facendo come Amministrazione Comunale sia in linea con gli impegni presi con la città poco meno di un anno fa. Rovistando tra i file del computer mi sono imbattuto nelle poche righe scritte su un piccolo volantino, che a suo tempo ovviamente ho cercato di dare al minor numero possibile di persone (brutta cosa la timidezza), durante la campagna elettorale dell’aprile scorso e mi sono reso conto che buona parte di quello che stiamo programmando ed anche quello che abbiamo realizzato fino ad oggi sia sovrapponibile a quel volantino.

Dopo una prima parte dove tra le altre cose dichiaravo anche di “voler salvare il mondo”, quello scritto si concludeva con un articolo di una legge: legge dello Stato italiano!

Le leggi spesso sono un qualcosa di veramente indigesto da comprendere, formate da centinaia di articoli scritti in modo tale, secondo me volontariamente, che l’arrivare alla fine della lettura diventa un atto per certi aspetti eroico. Forse questo è risaputo anche da chi le leggi le scrive e per questo motivo di solito il meglio lo si da nei primi articoli!

Il Decreto Legislativo n. 152/2006 e s.m.i., meglio conosciuto come “Norme in materia ambientale”, al comma 1 dell’articolo 3-quater introduce il concetto dello “Sviluppo sostenibile”:

“Ogni attività umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future.”

Applicando pienamente anche soltanto quest’articolo quanto cambierebbero i nostri stili di vita ed il nostro rapporto con l’ambiente? Probabilmente la società nella quale ci è capitato di vivere ed il modello economico ad essa collegato sarebbe da riformare completamente e forse la nostra generazione è quella chiamata a farlo.

In merito ai lavori pubblici attualmente in corso nel territorio comunale, in risposta ai recenti articoli di stampa che mirano a rappresentare l’Amministrazione Comunale come “ferma al palo” con molti lavori bloccati rispondo con questa sintetica relazione dove vengono elencati i principali cantieri aperti, lo stato dei lavori, delle eventuali problematiche esistenti e delle possibili soluzioni. Nella seconda parte invece vengono esposti dei punti di riflessione sui quali la Pubblica Amministrazione si sta confrontando per programmare i prossimi anni del mandato e per poter trovare nuove idee di governo del territorio.

LAVORI IN CORSO_MARZO 2013

7 milioni di euro!!!! Se si torna indietro con la memoria probabilmente questo è uno dei periodi in cui si stanno realizzando più lavori contemporaneamente in città.

 

In questo periodo di generale difficoltà, Ladispoli, seppur tra molti problemi dovuti al taglio dei trasferimenti statali, al cambio di personale interno, alla modifica continua delle leggi, alla difficoltà con la quale la Regione eroga i propri finanziamenti, sta avendo il coraggio di continuare ad investire sul proprio futuro e lo sta facendo nel rispetto dell’ambiente. Stiamo costruendo scuole ed asili per le nuove generazioni, il Teatro Comunale elemento caratterizzante di ogni città, continuiamo a mantenere gli immobili pubblici adeguandoli alle normative in continua evoluzione e il tutto lo stiamo facendo cercando di consegnare a chi ci seguirà un ambiente più sano grazie a nuove piste ciclopedonali per una mobilità più sostenibile, con più verde e con un’energia elettrica prodotta anche da fonti rinnovabili.

Su quest’ultimo aspetto, vorrei ribadire una scelta importante presa dall’Amministrazione Comunale: L’energia rinnovabile, come per certi aspetti l’acqua, è un bene che può essere incluso tra i Beni Comuni. Insieme abbiamo deciso che i 200 KW di Fotovoltaico che stiamo installando sulle scuole della città dovevano essere realizzati totalmente con capitale pubblico: in questo modo anche gli introiti di questo investimento rimarranno nella disponibilità della Pubblica Amministrazione e quindi potranno essere reinvestiti totalmente nella città. Parallelamente a questo stiamo risolvendo le problematiche relative ai cantieri che purtroppo sono fermi. Questo non significa che le opere sono state abbandonate piuttosto proprio su queste si sta concentrando il lavoro di tutti per farle ripartire al più presto.

LAVORI IN CORSO_MARZO 2013

L’importo dei lavori in corso che presentano delle problematiche è meno della metà di quelli che stanno procedendo senza problemi, non mi sembra questo un dato che indica un’amministrazione in fase di stallo.

Aver lavorato negli anni precedenti molto spesso con le cosiddette anticipazioni di cassa (ovvero il Comune che anticipa delle somme per pagare i lavori per poi riprenderle dall’ente che ha promesso quel finanziamento) sta creando dei problemi di liquidità: anche per questi motivi esistono delle problematiche per pagare le ditte che nel passato hanno eseguito i lavori.

Sicuramente dobbiamo migliorare ma il problema del ritardo dei pagamenti alle imprese non è una peculiarità della nostra A.C. bensì una piaga comune a tutte le P.A. italiane: non siamo noi a dirlo, basta guardare i telegiornali di questi giorni.Per risolvere questo problema devono essere modificate le norme a livello statale, come per esempio la rivisitazione del concetto del “Patto di stabilità”. Se stiamo procedendo a risolvere i contratti con le ditte appaltatrici che non rispettano gli impegni presi con i contratti d’appalto è perché vogliamo il rispetto delle somme stanziate per l’esecuzione dei lavori garantendo la qualità del costruito.

Analizzando il settore dei Lavori Pubblici seguito in questo anno e mezzo si possono iniziare a trarre i primi spunti di riflessione:

Il numero degli immobili e delle aree di proprietà pubblica è in costante e repentina crescita; se da un lato è senz’altro positivo che gli spazi e le attrezzature pubbliche aumentino, dall’altro va considerato che inevitabilmente aumentano i costi per la gestione e la manutenzione degli stessi.

• Da questo punto nasce un primo spunto di riflessione: esiste un limite ottimale della quantità di “parte pubblica di città” oltre il quale i costi che la collettività deve sostenere per la sua manutenzione vanifichino i benefici che si riescono ad ottenere dalla sua esistenza?

In questi ultimi anni si sta assistendo ad una continua contrazione delle risorse pubbliche. Nel prossimo futuro le A.C. avranno sempre meno risorse da poter investire nel settore dei LL.PP.

• Questo significa che nei prossimi anni non si dovrà più investire nella Riqualificazione dell’ambiente e della città o che, ricollegandosi al primo spunto di riflessione, dovremo modificare le modalità di reperimento delle risorse e le direttive per il loro investimento?

Con il 2013 sono entrate in vigore nuove norme che stanno rivoluzionando i procedimenti amministrativi della gestione delle opere pubbliche. Gli adempimenti da rispettare sono diventati moltissimi forse troppi. Il personale interno necessario per seguire l’iter burocratico di una qualunque opera pubblica, piccola o grande che sia, non è rapportato con quello presente a Ladispoli: 110 dipendenti contro una media di 300 degli altri Comuni delle nostre dimensioni.

• In questi ultimi anni l’A.C. ha messo in cantiere molti lavori, anche contemporaneamente; le difficoltà economiche odierne impongono un ripensamento della gestione dell’iter burocratico degli appalti pubblici e delle modalità lavorative del personale.

Con la speranza di innescare un confronto positivo e “propositivo” su queste tematiche, volutamente non sono state esposte le possibili soluzioni “immaginate”: trovare nuove forme di governo del territorio che possano coniugare rispetto dell’ambiente, riqualificazione dell’esistente, garantendo lavoro, identità, senso di comunità e, perché no, un po’ più di bellezza per la nostra città.

La Ladispoli che abbiamo in mente è bellissima, ognuno di noi ne ha in testa una, quella che realizzeremo inevitabilmente sarà solo una piccola parte della grande “Fedora” immaginata da Italo Calvino nel suo libro “Le città invisibili”.