Il Paese che Vorrei sull'emergenza abitativa a Santa Marinella: "Urge un tavolo tecnico" • Terzo Binario News

Il Paese che Vorrei sull’emergenza abitativa a Santa Marinella: “Urge un tavolo tecnico”

Lug 28, 2022 | Politica, Santa Marinella

“Perché le case di via Elcetina, promesse dal settembre 2021 e già ristrutturate non sono state consegnate? Perché si continua a rinviare la chiusura dei lavori?

Per quale motivo non è stata fatta la pre-assegnazione agli aventi diritto, come chiesto mesi fa dal Comitato per l’Emergenza abitativa e dall’Unione Inquilini di Civitavecchia?

Nel balletto di una politica autoreferenziale che a tutto guarda tranne che all’interesse dei cittadini, da troppo tempo ormai si sta procurando sofferenza e smarrimento, proprio sulla fascia più fragile della nostra comunità.

Il susseguirsi d’informazioni confuse, le promesse mai rispettate sui tempi di consegna, i rimpalli di responsabilità tra gli enti preposti, il susseguirsi di annunci utili solo a mettersi in mostra in un post o in un trafiletto di giornale, hanno colpevolmente contribuito ad aggravare il disagio di tutte le persone in attesa di un’assegnazione.

Altre volte abbiamo denunciato la superficialità di questo modo di procedere che, illudendo i cittadini più vulnerabili, finisce per ferire la loro dignità e aggravare le già difficili condizioni di vita. Per questi motivi chiediamo con la massima urgenza un tavolo tecnico in cui le parti coinvolte possano chiarire una volta per tutte i termini per la soluzione della questione.

La nostra proposta è che sia convocata la conferenza dei capi gruppo in cui, oltre agli organi istituzionali e ai dirigenti tecnici del Comune, siano chiamate a partecipare le rappresentanze dell’ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale), e della Società proprietaria dell’immobile e, per garantire la massima trasparenza ed evitare il rimpallo di responsabilità che fino ad oggi ha caratterizzato questa vicenda, chiediamo che sia invitata a partecipare una delegazione della parte sociale direttamente interessata, costituita dal Comitato per l’emergenza abitativa.

Riteniamo che dopo mesi di attesa, di annunci, di opacità e di promesse non mantenute, sia arrivato il momento di definire i termini della questione. Si mettano sul tavolo le difficoltà, si individuino le soluzioni e si definiscano, con la serietà che fino ad ora è mancata, i modi e i tempi necessari per arrivare alla consegna delle case agli aventi diritto.

Abbiamo fin qui evitato le facili strumentalizzazioni cercando invece di fornire il nostro contributo a questa importante battaglia sociale, non abbiamo sollevato polemiche quando il susseguirsi di annunci e le immancabili smentite rendevano palese la mancanza di capacità di programmazione e di relazione con gli enti coinvolti. Oggi però riteniamo che la misura sia colma e chiediamo quindi con forza che ciascuno degli attori di questa vicenda si assuma la responsabilità di chiarire e intervenire immediatamente affinché coloro che hanno diritto alla casa possano averla nel più breve tempo possibile.

Il Paese che Vorrei