Il caso Emis Killa su RaiUno, Mazzarino evidenzia gli interrogativi irrisolti • Terzo Binario News

Il motto Rai “Di tutto di più” è noto a tutti, e ce ne siamo accorti ascoltando la trasmissione di Uno Mattina in Famiglia di Sabato 2 dicembre 2023, durante la rubrica di Gianni Ippoliti, personaggio televisivo che sicuramente desta meritata simpatia per la sua rassegna stampa ‘audace’ di notizie leggere.

Ippoliti ha raccontato la vicenda del concerto di Capodanno annullato a Ladispoli terminando con sobrio quanto sarcastico commento sulle dichiarazioni del sindaco “…uno dovrebbe accorgersene un attimo prima”.

Ovviamente il suo racconto è funzionale allo spirito della rubrica, sarcastico, e si racchiude nella chiosa finale da applauso.

Potremmo dire che questa ironia accentui la visione vagamente tragicomica di Ladispoli che già era stata offerta con la vicenda del nostro amico leone Kimba, che salutiamo con affetto ovunque sia.

Prendiamo però lo spunto, senza minima critica verso Ippoliti, il quale ha colto la parte del discorso sicuramente più importante, per ragionare su un fatto che ha un peso e che ci sembra sempre messo da parte dalle dichiarazioni del sindaco ovvero la spesa ed il modo in cui sta spendendo soldi pubblici.

Dissociarsi dalle frasi inopportune dopo giorni di proteste era il minimo sindacale, ma addirittura revocare la convocazione di un consiglio comunale da parte del fido Augello per evitare critiche, conferma che il sindaco abbia agito solo in risposta alle proteste e non certo per alte considerazioni civiche.

Quel concerto era stato da lui annunciato trionfalmente e sostenuto anche contro le critiche che già piovevano e solo alla fine cancellato dopo essere diventato un caso nazionale, sembra anche grazie a qualcuno più in alto loco intervenuto a frenare la deriva poco gradevole.

La versione che viene offerta dal sindaco è totalmente diversa della realtà, e punta ad oscurare che si è trattato di un suo dietrofront a fronte di una rivolta dei cittadini con pesanti allusioni all’inopportunità dei contenuti ma anche ai costi che lasciano ancora molti dubbi da chiarire.

Anche analizzando la vicenda sotto il solo punto economico ne viene fuori un pezzo semiserio. Basti pensare ai 200mila€ di compenso artisti che il rapper che doveva sostenere la serata per 4 ore ha affermato essere lontanissimo dal suo compenso che da altre pari sia stato circa un terzo, sarebbe interessante comprendere la suddivisione fra i rapper, il manager e l’organizzazione e magari compararli con la concorrenza come andrebbe fatto secondo il codice degli appalti.

C’era la carrambata di un altro rapper, più quotato, che sarebbe apparso come una meteora, forse, dovendo partecipare ad altre due serate in poche ore. C’è una piccola srls che gode da Ladispoli di affidamenti diretti interpretando il Codice degli Appalti in modo discutibile.

Ci sarebbe da dire di una serata rap in una piazza secondaria che sarebbe costata 345mila€, manco fosse di livello nazionale, escludendo le spese accessorie di agenti e/o carabinieri e/o vigili.

Insomma, spunti da ridere ce ne sono oltre il semplice annullamento per le frasi che il sindaco ha dichiarato di non conoscere, e da cui la giusta chiosa di Ippoliti ”…uno dovrebbe accorgersene un attimo prima” di annunciarle.

Questa limitatissima e monotematica versione dei fatti del sindaco punta a svilire il lavoro di chi offre una visione completa e critica delle notizie e nel piccolo di Terzobinario.it va rimarcato come ci siano stati giornalisti di testate anche a livello nazionale che hanno lavorato per riportare i fatti correttamente e nella loro interezza (su Repubblica), (sul Messaggero) e (su Dagospia) lavorando e verificando dati per giorni.

Il potere della televisione ha evidenziato, per forza di cose non analiticamente, la realtà dei fatti che resta piena di punti interrogativi.

Andando oltre vogliamo far notare che la versione riduttiva che il sindaco vorrebbe imporre della vicenda, nasconde il messaggio veramente educativo, ovvero che la gente ha ottenuto un risultato facendo sentire la propria voce contro chi, pur se artista, propone una visione scorretta di temi seri come femminicidio e droga, e non ci sembra poco, costringendolo a decretare l’annullamento, per la grande massa di voci contrarie ed argomenti portati e non già perché il sindaco si sia ravveduto sulla via di Damasco.

Tanto ci sentivamo di segnalare ai nostri lettori, soprattutto a chi abbia ascoltato quel minuto magari interpretando la simpatica battuta in modo incompleto. Una notizia che si legge in due minuti a volte costa ore o giorni di approfondimento e noi crediamo sia opportuno dare giustizia alla completezza ed al lavoro anche di tanti colleghi. Una citazione ad hoc, “Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo”. (Indro Montanelli)

Pubblicato martedì, 5 Dicembre 2023 @ 06:42:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA