Il sindaco: “La Capitale privata di ulteriori 28 milioni di euro sia per il 2024 che per il 2025 e di circa 20 milioni l’anno per i tre successivi”; firmato il protocollo d’intesa con i sindacati in vista del Giubileo
Dice che il tempo è finito. Nel senso che non è possibile aspettare ancora: “Abbiamo bisogno dei poteri speciali di cui godono tutte le grandi capitali europee. Servono adeguate risorse finanziarie di spesa corrente che tengano conto delle specificità della Capitale, per mantenere quello che stiamo realizzando, per ottenere personale e professionalità diverse, superando i limiti alle assunzioni e facendo meglio delle oltre 4mila persone arrivate o in arrivo in Campidoglio in questi tre anni che hanno invertito un calo che sembrava irreversibile”. A dirlo è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in occasione della firma del protocollo d’intesa sul lavoro con i sindacati (Cgil, Cisl, Uil). Documento che ha l’obiettivo di favorire un percorso per la buona occupazione, adeguatamente retribuita e contrattualizzata, che contrasti il lavoro nero, discontinuo e precario. Prevede, inoltre, l’adozione di strumenti – attraverso l’istituzione di un tavolo di lavoro – per garantire la legalità, la salute e la sicurezza, oltre che l’applicazione dei contratti collettivi Nazionali di Lavoro e dei contratti integrativi vigenti.
Il primo cittadino, insomma, tira in ballo il Governo che fa cassa sui Comuni “con tagli pesanti e ingiustificabili che colpiranno in particolare la nostra città. Roma, con il 5 per cento della popolazione nazionale, sosterrà da sola oltre l’11 per cento dell’intera operazione di spending review”. Gualtieri, in sostanza, spiega che la Città eterna “sta ancora aspettando 158 milioni di euro di perequazione del federalismo fiscale” e che “già riceve un contributo finanziario per l’erogazione dei servizi ai cittadini sensibilmente inferiore alla popolazione, ancor di più se si tiene conto degli oneri aggiuntivi che derivano dalla sua funzione viene privata di ulteriori 28 milioni di euro sia per il 2024 che per il 2025 e di circa 20 milioni l’anno per i tre successivi”.
Per farla breve, il sindaco attacca: “Ci sottraggono altre risorse di spesa corrente con la scusa che abbiamo investito tanto nelle opere del Pnrr; siccome siamo stati bravi a investire miliardi per realizzare opere pubbliche importantissime, ci tolgono i soldi per garantire il loro mantenimento e l’erogazione dei servizi più basilari ai cittadini. Il fatto che, grazie all’efficientamento della spesa, alla lotta all’evasione e all’aumento del turismo e della tassa di soggiorno riusciremo probabilmente ad assorbire i tagli senza dover ridurre i servizi, non toglie che tutto questo sia semplicemente inaccettabile”.
Il protocollo con i sindacati
Il documento affronta principalmente due aspetti: il primo è composto da una serie di iniziative utili per il superamento del lavoro povero e precario nel sistema degli appalti e per organizzare il lavoro delle persone, anche attraverso lo strumento dello smart working; la seconda parte, invece, definisce le direttrici fondamentali su cui si articolerà il Patto per il Lavoro e lo sviluppo sostenibile e le azioni per un Giubileo delle persone e del lavoro, in programma a settembre.
E’ prevista l’istituzione di un apposito riconoscimento, legato al turismo e in ottica Giubileo, per il lavoro di qualità e retribuzioni congrue a partire dagli esercizi commerciali, dagli alberghi e dalle strutture ricettive, con lo scopo di garantire un lavoro tutelato e sicuro basato sull’applicazione dei CCNL. Allo scopo di favorire l’adesione a questa misura Roma Capitale adotterà, per favorire le strutture ricettive virtuose, un registro comunale degli affitti brevi e delle case vacanza che segnali all’utenza le strutture che hanno ottenuto tale riconoscimento.
Il protocollo prevede, inoltre, di avviare il percorso per la definizione, entro il mese di settembre, del “Patto per il Lavoro e lo Sviluppo Sostenibile di Roma Capitale e le azioni per un Giubileo delle Persone e del Lavoro”, che si articolerà su tre direttrici:
- una politica industriale e di sviluppo che ponga la qualità e la dignità del lavoro, come la ricerca e l’innovazione tecnologica, all’origine della produzione di beni e servizi materiali o immateriali;
- la scelta della sostenibilità rappresentata dagli investimenti nella transizione energetica e digitale, la rigenerazione urbana e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico;
- l’obiettivo dell’inclusione e del contrasto alle disuguaglianze scommettendo sull’avvicinamento ai cittadini di servizi e infrastrutture, a partire da quelle sociosanitarie, dalle case popolari agli asili, fino all’eliminazione delle barriere architettoniche.
“Qualità e dignità del lavoro”
Sottolinea Gualtieri: ““Roma é in una fase decisiva per il suo futuro. Per questo motivo dobbiamo credere con fiducia nel confronto tra le parti sociali, per uno sviluppo basato sulla qualità e sulla dignità del lavoro. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per lo spirito di collaborazione che ci ha già visto uniti nella firma del Protocollo che ha stabilito regole e comportamenti più giusti ed equi nei cantieri per il Giubileo, garantendo diritti e produttività. Saremo dalla stessa parte anche con il Patto per il Lavoro che firmeremo a settembre. Come Amministrazione non possiamo più aspettare: abbiamo bisogno dei poteri speciali di cui godono tutte le grandi capitali europee. Servono adeguate risorse finanziarie di spesa corrente che tengano conto delle specificità della Capitale, per mantenere quello che stiamo realizzando, per ottenere personale e professionalità diverse, superando i limiti alle assunzioni e facendo meglio delle oltre 4mila persone arrivate o in arrivo in Campidoglio in questi tre anni che hanno invertito un calo che sembrava irreversibile”.