Doveva essere un bagno di folla ma la gente ha preferito la tintarella a Matteo Salvini.

A parte la solita retorica qualunquista, l’invito a firmare i sei referendum per la giustizia (motivo della visita a Ladispoli csì come a Tarquinia e Ostia) nessun cenno a Ladispoli sebbene mancasse da oltre 4 anni.
“Io sono un liberale” inteso come niente obbligo vaccinale poi le solite distorsioni sul ddl Zan per prendere gli applausi della claque.
Su Ladispoli giusto un complimento a Grando – ma in realtà rivolto a tutti i sindaci – per la gestione del periodo del Covid (nonostante i 450 positivi).
Insomma, niente di nuovo sotto il sole di luglio dal capo della Lega.