“C’è tanta amarezza”. Queste le parole del Comitato 22 procedure per la giustizia che Terzo Binario ha intercettato a pochi giorni dalla notizia del Concorso per Roma da 1512 posti. Già, perché in questo tempo 700 idonei sono rimasti al palo e la graduatoria è scaduta: “In merito al prossimo Concorso siamo stati estortati a partecipare. Proprio così: Roma ha deciso di non sfruttarci per i posti disponibili”.
Concorsone: le procedure bandite nel 2010
Le 22 procedure, in sostanza, sono state bandite nel 2010. Le graduatorie sono uscite tra il 2014 e il 2017. Una postilla: per Redattori pagine web/Istruttori URP (legge 68) sono 119 idonei residui. “Tecnicamente questa non fa parte delle 22 procedure, perché è stata bandito nel 2012 e la graduatoria è uscita nel 2013”.
“Il Comune si è fermato sul più bello”
Dal Comitato hanno notato che il Comune “si è fermato sul più bello. Oggettivamente quasi tutte le procedure sono esaurite: tra vincitori e idonei, a partire dal 2015, migliaia di persone sono state assunte e il grosso lo ha fatto l’amministrazione Raggi”. Ma c’è un però: “Possibile allora che Roma Capitale abbia deciso di non utilizzare gli idonei residui per coprire le mancanze di altre professionalità? Facciamo un esempio: sono un Funzionario della comunicazione. Leggendo il bando della mia procedura di concorso, leggendo le materie di esame, verificando con quali lauree si poteva partecipare al bando, vedendo il numero delle prove (due scritti ed un orale) risulto utilizzabile come Funzionario amministrativo”.
“Non è una forzatura”
“Non si tratta di una forzatura – hanno chiarito – è una norma di buon senso. È grazie a questo che La Sapienza ha chiamato 11 idonei dalla nostra graduatoria, assumendoli come Funzionari amministrativi. Pertanto, perché a fronte di una carenza di Funzionari amministrativi, Roma Capitale non ha attinto agli idonei dei Funzionari della comunicazione o i Bibliotecari?”. Un discorso, questo, che vale pure “per gli istruttori culturali e gli istruttori URP: sono del tutto equivalenti agli Istruttori amministrativi”.
Mancata richiesta di una proroga tecnica
Una delle questioni affrontate dal Comitato vira alla mancata richiesta di una “proroga tecnica” della allora ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone: “Il primo lockdown ha rallentato le attività delle Pubbliche amministrazioni, di tutte le Pubbliche amministrazioni. Perché Roma Capitale non ha chiesto il tempo tecnico per completare le chiamate e procedere ad eventuali integrazioni? Con il primo lockdown – hanno puntualizzato – è stato prorogato tutto, tranne le graduatorie”. C’è dell’altro: “Al 30 settembre 2020 (data in cui la legge stabiliva la scadenza di tutte le graduatorie della Pubblica amministrazione che avevano superato la vigenza triennale, quindi non solo Roma ma tutta l’Italia) risulta che non è stato possibile completare le assunzioni per: quattro architetti, tre funzionari della comunicazione, cinque bibliotecari e sei istruttori culturali. Ossia 18 persone, cioè 18 famiglie”.
Pandemia e procedure selettive
Altro punto nero è relativo al fatto che nessuno si è posto il problema che “la pandemia in corso avrebbe ovviamente fatto sospendere le procedure selettive“. Inevitabile lo scoramento: “Qui ci sono letteralmente cadute le braccia – hanno ammesso dal Comitato – purtroppo la seconda ondata era ampiamente prevedibile. Ma ci prendevano per matti quando, basiti, provavamo a farlo presente alla ministra e a Roma Capitale. Perché non salvare il salvabile e far scorrere le graduatorie fino alla fine, sfruttando le equivalenze tra figure, per tamponare il più possibile i pensionamenti in attesa di poter celebrare i concorsi?”.
Le procedure residue
- Architetto – ceduta al Ministero dei Trasporti. In ogni caso rispetto al piano assunzionale che prevedeva 100 assunzioni, ne hanno fatte 96. “La cosa curiosa è che in graduatoria sono rimasti circa 16 idonei”,
- Funzionario processi comunicativi e informativi: “Rispetto al piano assunzionale che prevedeva 32 assunzioni, ne hanno fatte 29. Non hanno completato le assunzioni per mancanza di tempo. In graduatoria sono rimasti 87 idonei”.
- Funzionario Biblioteche: “Rispetto al piano assunzionale che prevedeva 50 assunzioni, ne hanno fatte 45. Non hanno completato le assunzioni per mancanza di tempo. In graduatoria sono rimasti 54 idonei”.
- Istruttore servizi culturali, turistici e sportivi: “Rispetto al piano assunzionale che prevedeva 20 assunzioni, ne hanno fatte 14. Non hanno completato le assunzioni per mancanza di tempo. In graduatoria sono rimasti circa 400 idonei”.
- Esperto in merceologia delle derrate agro-alimentari: “Re rimaneva solo una in graduatoria ma hanno eliminato proprio questa figura professionale dall’organico. Segnaliamo che questa procedura è del tutto equivalente (come indicato dal Miur e dal ministero dell’Agricoltura) alla figura dei dietisti per la quale Roma aveva indicato di avere necessità di 15 persone. Non hanno sfruttato questa opportunità”.
Procedure esaurite
Funzionario Amministrativo: “La graduatoria è esaurita, ma a fronte di 45 assunzioni, ne hanno potute effettuare solo 28 perché la graduatoria è finita prima di coprire tutte le posizioni. Pertanto non ne hanno assunti 17”.
Dietista: “La graduatoria è esaurita, ma a fronte di 15 assunzioni, ne hanno potute effettuare solo 11 perché la graduatoria è finita prima di coprire tutte le posizioni. Pertanto non ne hanno assunti 4”.
Statistico
Geologo: “La graduatoria è esaurita, ma a fronte di 5 assunzioni, ne hanno potute effettuare solo 3 perché la graduatoria è finita prima di coprire tutte le posizioni. Pertanto non ne hanno assunti 2”.
Curatore storico dell’arte: “La graduatoria è esaurita, ma a fronte di 18 assunzioni, ne hanno potute effettuare solo 11 perché la graduatoria è finita prima di coprire tutte le posizioni. Pertanto non ne hanno assunti 7”.
Curatore archeologo: “La graduatoria è esaurita, ma a fronte di 10 assunzioni, ne hanno potute effettuare solo 7 perché la graduatoria è finita prima di coprire tutte le posizioni. Pertanto non ne hanno assunti 3”.
Esperto controllo di gestione
Esperto Gestione delle Entrate
Esperto Normativa in materia di Lavori Pubblici e Finanza di Progetto
Ingegnere
Esperto Sviluppo Servizi Informatici e Telematici
Restauratore Conservatore
Funzionario Economico- Finanziario
Istruttore economico: “La graduatoria è esaurita, ma a fronte di 120 assunzioni, ne hanno potute effettuare 115 perché la graduatoria è finita prima di coprire tutte le posizioni. Pertanto non ne hanno assunti 5”.
Istruttore amministrativo: “La graduatoria è esaurita, ma a fronte di 150 assunzioni, ne hanno potute effettuare 91 perché la graduatoria è finita prima di coprire tutte le posizioni. Pertanto non ne hanno assunti 59”.
Istruttore polizia locale: Insegnante Scuola dell’Infanzia
Le carenze di personale di Roma Capitale
Ultimo passaggio riguarda le carenze di personale di Roma Capitale: “Da accesso agli atti, abbiamo appreso che al 31 dicembre 2020 sono andate in pensione 1089 persone, che non sono nel conteggio dei nuovi posti messi a bando perché sono intervenute anche dopo la pubblicazione del bando a luglio scorso”.
Il Comitato, a tal proposito, ha puntualizzato: “Il Comune può prevedere i pensionamenti anagrafici. In base alla data di nascita del dipendente, è in grado di prevedere quante unità vanno obbligatoriamente in pensione ogni anno. A queste si devono però aggiungere coloro che sfruttano le opportunità tipo Quota 100. Questo numero, essendo legato ad una scelta personale, non è prevedibile. Sulla base di questo dato si stabiliscono i nuovi fabbisogni di personale (per precisione: il fabbisogno viene stabilito anche sulla base della volontà/necessità di potenziare alcuni servizi)”.
Ora, hanno chiesto dal Comitato 22 procedure per la giustizia, “possibile che il Comune abbia deliberatamente scelto di andare a frantumarsi in questo modo? Da un lato il non completamento del piano assunzionale (circa 150 persone non assunte), dall’altro la pandemia (non serviva il virologo per capire che i concorsi non sarebbero stati svolti in autunno). Nel frattempo le carenze di Roma Capitale aumentano in modo fisiologico, cioè non imputabile alla colpa di nessuno. Possibile che di fronte a questo scenario non si sia pensato di mettere in sicurezza i servizi?”.
“Roma Capitale – hanno terminato – non ha fatto nulla per ottenere dalla ministra Dadone (peraltro Cinque Stelle) o dal Governo Conte Bis (Cinque Stelle) di prevedere una norma paracadute per una proroga dell’utilizzo delle graduatorie fino alla fine dell’emergenza. Ricordiamo che tra i motivi per i quali a Roma non viene erogato il bonus affitti, vi è la cronica carenza di personale negli uffici preposti. A causa di questa carenza, la dirigente del servizio si è dimessa“.