“Assumeremo oltre 60mila docenti”.
Questo è stato il proclama renziano per mesi. Un grande numero di posti messo in mostra per circa un anno mentre ci si preparava al grande concorso.
Un concorso che sarebbe dovuto essere innovativo, incentrato sulla didattica e non sul nozionismo, per la prima volta svolto al pc.
Un concorso che ha bocciato circa il 55% dei partecipanti.
Un risultato che di certo sarebbe stato giusto, se il concorso fosse stato meritocratico. Ma quando la valutazione si basa anche sull’originalità di un testo…
Ad ogni modo questo rimane il fatto, e per giorni politica, giornali e docenti di alto rango sono andati dicendo che la nuova classe di docenti è una classe di somari e mentre lo dicevano guardavano la loro laurea appesa al muro negli anni 70, unico titolo per loro sufficiente per entrare in ruolo.
Ma la verità di queste bocciature sta forse emergendo nelle ultime ore. I docenti, infatti, nella giornata di ieri, indecisi se ridere o piangere, hanno analizzato un file pubblicato da Orizzonte Scuola che riporta i posti disponibili per ogni classe di concorso suddivisi per regione. Altro che 60mila… in molte classi (come la mia AB25/AB24) i posti sono zero.
Saremo utilizzati per il turnover? Copriremo chi andrà in pensione prossimamente? Ad oggi nulla di certo, se non il fatto che le graduatorie avranno durata di tre anni.
E mentre alcune emittenti televisive continuano a dire ai docenti che sono una classe di somari, il numero 60mila riempie le bocche di politici e giornalisti che di certo non conoscono il mondo della scuola. Non ci si sono mai avvicinati ai professori e agli studenti e sarebbe il caso che forse si inizi a dare voce anche a coloro che la scuola la fanno ogni giorno istruendo e creando il futuro di questo Paese. Ma forse è questo quello che si vuole ostacolare.