Cimitero nuovo di Civitavecchia, interrogazione di Vittorio Petrelli • Terzo Binario News

Nella missiva al sindaco Tedesco chiede perché non siano conclusi i lavori in via Braccianese Claudia

“Vittorio Petrelli nella sua funzione di consigliere comunale con la presente interrogazione vuole affrontare i lavori di costruzione dei nuovi loculi al Cimitero di Via Braccianese Claudia.

I lavori sono stati affidati lo scorso marzo 14 marzo 2023 con una durata dei lavori stabilita in 180 giorni.

Il termine di esecuzione dei lavori consiste in un periodo di tempo, decorrente dalla data del verbale di consegna dei lavori.

Il tempo lo stabilisce il responsabile del procedimento prima dell’avvio delle procedure di gara, e precisamente in sede di predisposizione degli atti (in particolare del capitolato speciale di appalto) da porre a base di gara e destinati a costituire, dopo l’aggiudicazione, contenuto del contratto.

Il responsabile del procedimento deve procedere a tale delicata valutazione con estrema ragionevolezza e tenendo in considerazione la tipologia, la categoria, l’entità e la complessità dell’intervento, Deve tener conto, altresì, della prevedibile incidenza dei giorni di andamento stagionale sfavorevole e di tutti gli altri elementi che possono influire sull’andamento dei lavori.

Sono convinto che l’ufficio e il redattore del progetto abbiano fatto un’analisi valutata e corretta. Per ultimare i lavori erano previsti 180 giorni (art. 14 del capitolato speciale d’appalto e art. 5 del Contratto d’appalto).

Ma qualcosa è andato storto.

Il capitolato speciale d’appalto prevede espressamente all’art. 15 la gestione delle proroghe che si riassumono brevemente:

  • Art. 15 comma 1: “1. L’appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado di ultimare i lavori nel termine contrattuale di cui all’Art.14, può chiedere la proroga, presentando apposita richiesta motivata almeno 45 giorni prima della scadenza del termine di cui all’Art.14.”
  • Art. 15 comma 2: “In deroga a quanto previsto al comma 1, la richiesta può essere presentata anche qualora manchino meno di 45 giorni alla scadenza del termine di cui all’Art.14, comunque prima di tale scadenza, qualora le cause che hanno determinato la richiesta si siano verificate posteriormente; in questo caso la richiesta deve essere motivata anche in relazione alla specifica circostanza della tardività.
  • Art. 15 comma 3: “La richiesta è presentata al direttore di lavori il quale la trasmette tempestivamente al R.U.P., corredata dal proprio parere; qualora la richiesta sia presentata direttamente al R.U.P. questi acquisisce tempestivamente il parere del direttore dei lavori.”

Come anticipato qualcosa è andato storto perché a fronte della data prevista di termine dei lavori per il 10 settembre, non solo non sono ultimati ma non è chiesta nemmeno la proroga che arriva solo successivamente alla scadenza e cioè il 15 settembre.

Quindi non solo non è rispettato il comma 1 dell’articolo 15 del capitolato ma nemmeno il comma 2 anche perché le motivazioni non sono certo inaspettate, il motivo è il ritardo nella consegna dei materiali e poi che materiali: l’acciaio delle armature. Quindi la ditta ne era ben consapevole visto che impediva la parte più significativa dell’opera: le strutture.

Il Comune concede la proroga di 61 giorni richiesti fino al 10 novembre (significativa la finezza dei 61 giorni, visto che ne volevano forse 60 ed erano in ritardo di 1!) ma non è stata sufficiente nemmeno questa proroga visto che ancora una volta in ritardo (stavolta di oltre 5 giorni) il 15 novembre chiede la proroga di ulteriore 45 giorni fino al 15 dicembre.

Anche questa volta il Comune concede la proroga ed il 15 dicembre viene emesso il certificato di (non) ultimazione dei lavori, viene infatti certificato che sono si ultimati ma concede ulteriore 60 giorni per ultimare alcune lavorazioni.

Evidenti le irregolarità dell’appalto rispetto alle previsioni contrattuali, evidenti i ritardi nella richiesta delle proroghe temporali le cui motivazioni non sono state attestate e certificate dal direttore dei lavori che invece doveva esprimersi nel merito, altrettanto evidente è la mancata applicazione delle sanzioni invece previste per il ritardo nei lavori.

Sanzioni che sono lo strumento con cui il comune può agire nei confronti dei comportamenti dell’impresa appaltatrice difformi al contratto firmato e stipulato.

Chiedo quindi di conoscere:

  • Se nello svolgimento dell’appalto sono state rispettate le previsioni dell’appalto e del contratto;
  • Se sono state applicate le sanzioni previste ed in caso di risposta negativa, motivare;
  • Se ritiene che le anomalie sopra evidenziate siano da attribuirsi al fatto che l’appaltatore è una ditta locale che ha evidentemente approfittato della conoscenza diretta tralasciando la correttezza formale delle modalità contrattualmente stabilite

Vittorio PETRELLI

Lista civica IL BUON GOVERNO

Pubblicato giovedì, 18 Gennaio 2024 @ 19:41:37     © RIPRODUZIONE RISERVATA