E’ Maurizio Falconi di Unidem la persona per la quale il GIP aveva chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di calunnia nei confronti del comune di Cerveteri e del sindaco Alessio Pascucci.
Oggi presso la Procura di Civitavecchia si è svolta l’udienza preliminare nella quale si è deciso per il rinvio a giudizio di Falconi, il quale ora dovrà affrontare un delicato processo.
La vicenda nasce da un esposto fatto da Maurizio Falconi nel luglio 2015 in qualità di segretario amministrativo del Partito Democratico di Cerveteri. Falconi nell’esposto lamentava l’assenza di risposte alle sue richieste di suolo pubblico per lo svolgimento della Festa dell’Unità per gli anni 2013-2014-2015.
Sul caso era stato sentito come persona informata sui fatti il sindaco Pascucci, che avrebbe rilasciato agli inquirenti tutti gli scambi di lettere ed email intercorsi tra Falconi e gli uffici comunali.
Dalla documentazione, soprattutto per l’anno 2015, è emerso che seppure la giunta aveva autorizzato la concessione del suolo pubblico con specifico atto, ed lo aveva notificato allo stesso, il Falconi aveva comunque proceduto con l’esposto. Da qui sarebbe partita addirittura d’ufficio l’inchiesta nei suoi confronti.
Per gli anni precedenti risulterebbe comunque che il Pd aveva ottenuto il suolo pubblico per la festa, che poi non venne mai organizzata. Lo stesso Franco Caucci, allora presidente Pd aveva dichiarato in un’intervista alla redazione che nel 2014 interloquendo con la polizia locale aveva ottenuto il via libera per la concessione del parco della Legnara, ma che poi la festa non venne comunque organizzata.
Si tratta in sostanza di un boomerang lanciato da Falconi verso il comune e scagliatoglisi poi addosso considerando che l’inchiesta che lo vede coinvolto sarebbe partita d’ufficio, senza quindi un denunciante.
Si attende ora la prima udienza del processo che vedrà Falconi come imputato, difeso dall’avv. Marco Tidei, e come parte civile il Comune di Cerveteri ed il sindaco Alessio Pascucci.