Cerveteri, Amministrazione comunale Pascucci: "Venti ettari di verde mai reclamati dal Comune” ecco un altro punto di vista sulla risaputa verità ritirata fuori da una rivista locale" • Terzo Binario News

Cerveteri, Amministrazione comunale Pascucci: “Venti ettari di verde mai reclamati dal Comune” ecco un altro punto di vista sulla risaputa verità ritirata fuori da una rivista locale”

Ago 7, 2014 | Cerveteri, Politica

pascucci2Abbiamo letto, non senza perplessità, un’intervista rilasciata dall’architetto Ermanno Mencarelli al settimanale l’Ortica dal titolo “Venti ettari di verde mai reclamati dal Comune”. È per il dovere di dare ai cittadini un’informazione corretta e completa che corre l’obbligo di fare alcune precisazioni.

Non è inusuale che a Cerveteri, di tanto in tanto, il politico di turno o un qualche ‘tecnico’ scoprano, d’un tratto, che i Piani di Lottizzazione sono stati realizzati negli ultimi 30 anni senza alcun rispetto delle procedure previste dalla Legge, senza conclusione gli obbligatori collaudi, senza cessione delle aree pubbliche impegnate nelle convenzioni urbanistiche e senza alcun incameramento delle fideiussioni a garanzia della realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte del Comune.

C’è poco da aggiungere a questa triste verità: a Cerveteri i lottizzatori hanno realizzato solo le case, disattendendo i propri obblighi convenzionali e riuscendo ad evitare la realizzazione della maggior parte delle opere di urbanizzazione. In questo modo, interi quartieri sono stati realizzati senza i servizi essenziali oppure fortemente sottodimensionati rispetto alle reali esigenze.

Il fatto che questa palese verità venga di tanto in tanto presentata con piglio scandalistico, funzionale a qualche protesta politica, appare davvero poco utile alla risoluzione della problematica. Ma risolvere i problemi è un dovere degli Amministratori pubblici, e in questa direzione si sta lavorando. Ma si tratta di un impegno che deve rimanere forte e costante nel tempo, altrimenti non si potrà giungere ai risultati richiesti dalla stessa Città di Cerveteri.

Per avviare le procedure di completamento delle pratiche urbanistiche la Giunta comunale del Sindaco Alessio Pascucci ha nominato un Gruppo di Lavoro composto di tecnici ed avvocati che operano gratuitamente per verificare tutte le strade percorribili, siano anche quelle di adire vie legali contro i lottizzatori, o i loro aventi causa.

C’è da precisare che i fascicoli dei Piani di Lottizzazione depositati nell’archivio comunale contengono progetti, convenzioni ed impegni dei lottizzatori. Risulta infatti che l’arch. Mencarelli abbia fatto, in una prima fase del proprio operato commissionato dalla precedente Amministrazione comunale, la trascrizione di questi impegni, già tutti esistenti nelle pratiche in forma singola e separata.

Non serve certo un esperto urbanista per comprendere come questa operazione sia di per sé insufficiente ad avviare qualsiasi azione di recupero delle aree verdi di cui si parla nell’intervista, giacché è una lavoro si limita alla verifica di quanto già ampiamente conosciuto dall’Amministrazione comunale.

C’è invece da sottolineare che l’arch. Mencarelli ha rimesso spontaneamente e anzitempo l’incarico affidatogli dalla vecchia Amministrazione comunale, senza aver prodotto alcun reale passo avanti nella risoluzione della problematica. O per lo meno, se lo ha fatto, l’attuale Amministrazione non ha visto alcuna carta che possa dimostrarlo.

Non si comprende quindi l’atteggiamento inutilmente polemico e fatto di iperbole demagogiche che l’architetto usa nell’intervista. Come se si volesse in qualche modo addossare all’attuale Amministrazione, arrivata appena due anni fa (e subito messasi al lavoro) la colpa della mancata acquisizione delle aree pubbliche. Imputazioni che, ovviamente, non hanno alcun fondamento giacché si riferiscono ad operazioni amministrative che risalgono ad oltre trent’anni fa.

D’altro canto, risulta agli atti un’attestazione del precedente Dirigente dell’Area Urbanistica del Comune di Cerveteri riportata testualmente sulla Determinazione dirigenziale n. 1088/12, per mezzo della quale si prende atto della remissione spontanea dell’incarico da parte dell’Arch. Mencarelli. Il documento recita: “considerato che il suddetto professionista successivamente alla comunicazione della suddetta deliberazione n. 150/11 che gli conferiva l’incarico di che trattasi, non si rendeva reperibile presso questo Servizio, né presso l’Ufficio appositamente allestito presso la struttura comunale del Granarone” […] “di prendere atto della nota del 14.06.2012 dell’arch. Ermanno Mencarelli… con la quale… ha rimesso l’incarico affidato rispettivamente alla M&M Consulting srl, rappresentata dal medesimo nel 2008 dal Comune di Cerveteri, nonché l’incarico affidato a lui medesimo con deliberazione 150/11”.

Insomma, l’architetto era irreperibile già da prima di rinunciare all’incarico. E allora, legittimamente, ci si domanda: per quale motivo e a quale scopo di tenta di affibbiare delle responsabilità a chi, appena arrivato, ha aggredito il problema con volontà risolutiva, quando si è di fronte che all’ennesima vacua latitanza della politica e dei tecnici da questa scelti, e per di più al cospetto di un problema che interessa decine di migliaia di persone in tutta Cerveteri?

Ci sembrerebbe giusto concludere con le stesse parole del giornalista (a cui dobbiamo riconoscere il merito di aver confezionato ad arte l’intervista, con tanto di propri commenti e punti di vista): a voi il giudizio amici lettori.
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