I dati di Assoutenti: nella Capitale si è passati da uno 0,93 del 2021 a 1,06 nell’anno corrente; ossia un +14 per cento
La miscela vede più ingredienti, tra costi di produzione e di trasporto. La tazzina, così, si fa più bollente. E diventa difficile trovare l’amato espresso a meno di un euro. A Roma, per esempio – come prezzo medio – si è passati da uno 0,93 del 2021 a 1,06 nell’anno corrente. Ossia un +14 per cento.
Questo è uno dati emersi secondo una recente rilevazione di Assoutenti. A livello nazionale, secondo l’associazione, in 3 anni il costo medio della tazzina registra un rincaro del 15 per cento nelle principali città italiane. Con un giro d’affari, nello Stivale, da 7 miliardi di euro.
Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, osserva: “Temiamo che i rialzi delle quotazioni del caffè possano portare nelle prossime settimane a incrementi dei prezzi sia per le consumazioni al bar (caffè, cappuccino) sia per il caffè in polvere venduto nei supermercati. Anche pochi centesimi di aumento determinerebbero una stangata sulle tasche dei consumatori – insiste – considerato che in Italia vengono serviti nei locali pubblici circa 6 miliardi di caffè all’anno per un giro d’affari dell’espresso pari a circa 7 miliardi di euro annui”.

Per dovere di cronaca, la sigla a tutela dei consumatori spiega che, tra le principali città, Bolzano è quella che ha la palma del primato del caro-caffè al bar (prezzo medio di 1,38 euro a tazzina). Seconda piazza per Trento (1,31 euro). A Catanzaro, invece, con una media di 0,99 euro va il titolo di città più economica. Ma c’è un aspetto, come sottolinea Assoutenti: “Se però si confrontano i listini odierni con quelli in vigore nel 2021, si scopre che la provincia che ha subito i rincari maggiori è Pescara, con il prezzo medio che sale da 1 euro a 1,28 euro e un aumento del +28 per cento, seguita da Bari col +24,4 per cento”.
Il caffè della Peppina, diceva una canzone, non si beve la mattina. Ma di questo passo, per iniziare bene la giornata, il rischio è quello di ingurgitare qualche surrogato. Che però rievocherebbe tempi bui. Più scuri, decisamente, di una tra le bevande più amate dagli italiani.
(Tabella dal portale di Assoutenti, fonte: elaborazioni Assoutenti su dati Mimit)