di Cristiana Vallarino
La sera di Ferragosto – graziata dalla pioggia caduta copiosa fino a metà pomeriggio – Allumiere ha goduto di un succoso
assaggio del 54^ Palio delle Contrade, con la presentazione del Cencio, ovvero lo stendardo che domenica 19 le contrade si contenderanno nella corsa dei somari.
Si è trattato della seconda edizione di una giornata voluta da Eureka, associazione nata da un paio d’anni grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani allumieraschi che hanno a cuore la storia e le tradizioni del proprio paese. “Per un giorno – ha spiegato la presidente Silvia Sestili – volevamo che il Cencio fosse di tutti i cittadini e di tutte le sei contrade, prima di essere custodito da quella vincitrice”.
Il corteo si è mosso alle 21.30, dopo un’accurata preparazione di vigili urbani, Protezione civile e Pro Loco, soprattutto sul fronte viabilità viste alcune strade chiuse e coi divieti di sosta, coordinata dall’amministrazione, rappresentata sul campo dall’assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Brunella Franceschini.
Il gruppo di tamburini, sbandieratori e figuranti delle sei contrade era guidato dal sindaco Antonio Pasquini, con la fascia tricolore, affiancato da Riccardo Rinaldi, 91 anni portati con grinta, che negli anni ’60, da sindaco, ideò il Palio, sulla falsariga di quello di Siena, ma corso dagli asini. In ordine alfabetico, i rappresentanti di Burò, Ghetto, La Bianca, Nona, Polveriera e Sant’Antonio sono entrati in una piazza della Repubblica gremita, per assistere allo svelamento, dal balcone del municipio, tra applausi e grida di contradaioli, del Cencio (offerto dal dottor Odardo Toti) realizzato dall’artista tolfetana Silvia di Silvestro, vincitrice quest’anno del bando per la sua realizzazione. “Mi sono ispirata alla Grande Guerra – ha spiegato al microfono l’autrice -. Visto il doloroso tributo che pure Allumiere ha pagato al conflitto, come testimoniano i ricordi e le foto dei 63 giovani partiti come soldati e mai ritornati”.
Dopo il Cencio ha percorso i pochi metri che separano il palazzo comunale dal sagrato della chiesa, dove si è tenuta la seconda parte della manifestazione, con le sei dame che hanno attaccato al Cencio le coccarde coi colori delle contrade. Poi è seguito il Rito della sabbia, pensato da Eureka per simboleggiare lo scorrere del tempo, ovvero la sfida che si rinnova anno dopo anno. Un’ampolla clessidra (offerta dal Caffè Centrale di Giammaria Brunori) ha accolto i colori delle sei contrade, così da creare una stratificazione unica di diverse tinte, come a dire: sei contrade differenti e “avversarie” ma unite dall’amore per il Palio. La sabbia, hanno spiegato da Eureka, è stata scelta perché se un granello è impalpabile e volatile, milioni di granelli sono dune robuste, come le sei contrade.
Il Cencio è stato quindi portato per la consueta benedizione dentro la chiesa dove resterà per essere ammirato dai cittadini fino a domenica, quando si correrà il Palio.
La serata firmata Eureka è proseguita in piazza con originali spettacoli di giocoleria.
E adesso gli allumieraschi contano le ore che la separano alla domenica più importante: sabato 18 sarà la volta della Provaccia, quando fantini e somari testeranno la pista di sabbia, e poi si fa festa in ogni contrada; domenica, alle 17, col corteo storico e gli sbandieratori, via al Palio numero 54. E alla lunghissima notte di festa e bevute nella contrada vincitrice.
