Hanno raccontato le loro esperienze i quattro ragazzi che hanno partecipato all’estero ai workshop della compagnia norvegese “Stella Polaris”
di Cristiana Vallarino
Il Polo culturale sabato ha ospitato un anticipo di Tolfarte, in occasione della presentazione del progetto “Move Your Limits”, nell’ambito di Ersmus+, realizzato con la compagnia di origini norvegesi “Stella Polaris”, attiva da oltre 30 anni e ospite del festival collinare per quattro volte.
Di fatto, i quattro ragazzi che hanno partecipato ai workshop curati dal direttore artistico della compagnia Per Spildra Borg, hanno raccontato le proprie esperienze. Per tutti sono state davvero eccezionali e completamente diverse dal loro approccio al teatro “tradizionale”.
Per capire meglio di che si parla è bastato vedere il video girato da tre dei partner storici di Stella Polaris: TolfArte, il polacco Teatre Brama e l’irlandese Waterford Youth Center. Oltre a mostrare l’attività dei gruppi immersi nella natura o in sala, i tre direttori Francesca Ciaralli, Daniel Jacewicz Ollie Breslin hanno intervistato Per, che ha raccontato la storia e il metodo di Stella Polaris. La stessa cosa che aveva fatto, nonostante alcuni problemi tecnici, nel collegamento video in diretta, davanti a un pubblico di attori del territorio e di rappresentanti della comunità norvegese tolfetana.

Il progetto “Move Your Limits” ha l’obiettivo di produrre un toolkit per tutti operatori giovanili, i formatori e gli educatori interessati al Metodo della Compagnia Stella Polaris: si tratta di linee guida e video istruzioni, da seguire per realizzare workshop in piena autonomia. I quattro pilastri della formazione ruotano attorno a questi temi: COSTRUZIONE DELLA FIDUCIA – SENSO DEL RITMO, FORMAZIONE FISICA – SVILUPPO DELLE ABILITÀ., INTUIZIONE E COOPERAZIONE, RELAX E MOVIMENTO.
“Abbiamo visitato Tolfa 4 volte, fatto grandi spettacoli per le strade e ci siamo sempre sentiti molto ben accolti – ha detto dal video Per Spildra Borg, che fondò la Stella Polaris nel 1985 con la moglie Merete con cui fece la prima tourné in Puglia -. Durante i nostri anni abbiamo insegnato il nostro programma pedagogico e portato i partecipanti nelle nostre esibizioni. Un programma contenente ritmo comune, spiritualità, tribù, danze, musicalità e circo. È un teatro della vita e per la vita. È un teatro che crea rituali e può dare ai partecipanti uno slancio creativo per il loro futuro. È un teatro costruito sulla natura in noi e intorno a noi”.
Quello che hanno sperimentato di persona sono i civitavecchiesi Simone Luciani, Andrea Garramone, Davide Cantarini e la tolfetana Aurora Morra a breve lo potranno fare altri, grazie al workshop che Stella Polaris terrà all’inizio di agosto, a ridosso del week end di TolfArte.