La cucina domestica è il primo archivio di una comunità. Prima dei disciplinari, prima delle mode, prima delle cucine professionali. È da questa consapevolezza che nasce il lavoro delle Cesarine, la rete che in tutta Italia tutela e racconta la cucina di casa come patrimonio culturale vivo.
In questo percorso si inserisce la presenza di Francesca, Cesarina e ambasciatrice della cucina del Lazio, invitata a partecipare alla Festa del Biscottino di Civitavecchia, in programma oggi e domani presso la Cittadella della Musica di via G. D’Annunzio 2.
Il suo ruolo è quello di portare dentro un evento pubblico il metodo Cesarine, fatto di studio delle fonti, rispetto delle ricette originarie e attenzione al contesto che le ha generate. Un lavoro che restituisce alla cucina tradizionale il suo valore reale, sottraendola sia alla nostalgia sia alla spettacolarizzazione.

La Festa del Biscottino, manifestazione popolare dedicata alla conservazione della tradizione
cittadina, è realizzata con il patrocinio della Regione Lazio e con il contributo del Comune di
Civitavecchia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Negli anni è diventata uno
spazio riconosciuto di confronto tra memoria, creatività e identità locale. fotografico e del concorso letterario.
Il 20 dicembre, a partire dalle 17:30, la giornata entra nel vivo con la premiazione del miglior biscottino della città, del miglior biscottino innovativo, uno showcooking dedicato alla tradizione dolciaria locale e una tombolata di beneficenza, con donazioni destinate agli enti benefici.
La presenza di Francesca e delle Cesarine si colloca in questo contesto come gesto culturale prima ancora che gastronomico. Perché ciò che viene messo in gioco non è solo una ricetta, ma il modo in cui una comunità sceglie di riconoscersi nei propri sapori, nei profumi che ritornano, nei gesti che resistono al tempo. Ed è spesso lì, in quel punto preciso tra memoria e presente, che la cucina smette di essere intrattenimento e torna a essere linguaggio.
