Premi e cucina, alla chef di Tarquinia Vittoria Tassoni il collare del "Collegium Cocorum" • Terzo Binario News

Premi e cucina, alla chef di Tarquinia Vittoria Tassoni il collare del “Collegium Cocorum”

Nov 4, 2025 | Senza categoria

Il Teatro Ghione di Roma ha ospitato ieri la cerimonia di consegna del Collegium Cocorum. Si tratta di una prestigiosa onorificenza al merito professionale rilasciata dalla Federazione Italiana Cuochi (FIC) agli chef che hanno operato o operano da oltre venticinque anni nell’arte culinaria, onorando sempre e ovunque la tradizione e il prestigio della millenaria cucina italiana.

Per ottenere il Collegium Cocorum bisogna essere iscritti alla Federazione Italiana Cuochi in maniera continuativa negli ultimi cinque anni ed essere ultra 45enni. I collari vengono assegnati, da quindici anni a questa parte, in genere ogni biennio, come riconoscimento di carriera e dedizione alla professione.

Durante la cerimonia di ieri, anche la chef tarquiniese Vittoria Tassoni ha ricevuto il prestigioso Collegium Cocorum 2025 a coronamento di una carriera che ha avuto un percorso decisamente originale.

La Tassoni che ha cominciato tra i fornelli quando ancora era infermiera capo di sala operatoria. Studiando, teoria e pratica, è arrivata – specie da quando è in pensione – a dedicarsi a tempo pieno alla sua passione. Ora è cuoca dell’Alleanza Slow Food, docente di cucina, organizzatrice di eventi culturali e gastronomici di promozione del territorio e blogger dell’Associazione Italiana Italiana Food blogger. Si definisce “cuoca vagabonda o itinerante” perchè ama viaggiare e cucina per eventi privati e pubblici, scoprendo la storia dei luoghi attraverso i piatti tipici.

Ha anche creato una scuola di cucina, dove organizza laboratori per bambini, esperienze gastronomiche per turisti e corsi tematici per chi è già appassionato di cucina oppure per chi voglia appassionarsi. Da qualche anno è ideatrice e curatrice del concorso gastronomico (anche on tour) Divin Mangiando, legato alla manifestazione DiVino Etrusco.

Infine ha anche pubblicato alcuni libri, grazie agli appunti raccolti durante la vita, pure dai racconti degli anziani incontrati nelle corsie d’ospedale oppure grazie alle ricerche sulle tradizioni contadine e le ricette tipiche della Tuscia. Piatti che le nonne di casa hanno tramandato alle proprie figlie e alle nipoti.
“Per me – dice Vittoria – la cucina è emozione, è memoria che riaffiora improvvisa da un odore, un sapore o semplicemente dal ricordo di una particolare pietanza”.

Cri.Val.