Stadio della Roma, la Polizia valuta se ci sono reati per gli scontri di Pietralata • Terzo Binario News

Stadio della Roma, la Polizia valuta se ci sono reati per gli scontri di Pietralata

Mag 12, 2025 | Cronaca, Politica, Polizia, Roma

Nella mattina odierna, in via degli Aromi, si è tenuta la manifestazione preavvisata dal Comitato SI al Parco NO allo Stadio, per protestare contro la realizzazione del nuovo stadio dell’A.S. Roma, cui hanno preso parte circa 100 persone.

All’arrivo degli operai dipendenti dalla società aggiudicatrice dell’appalto per i lavori che interesseranno l’area dedicata alla realizzazione dell’opera, i manifestanti hanno occupato la sede stradale, di fatto, impedendo l’accesso ai tecnici.

Le Forze di polizia presenti hanno a questo punto formato un cordone senza utilizzare scudi e altre dotazioni, semplicemente tentando di arginare il gruppo di manifestanti mediante la frapposizione fisica, atteso che la manifestazione preavvisata aveva assunto i contorni di un’azione ostativa all’esercizio del diritto al lavoro e dell’impresa privata.

I dipendenti della società incaricata, pur avvisati dai Dirigenti preposti alla gestione dell’ordine pubblico della possibilità di accedere all’area di lavoro, hanno spontaneamente deciso di rinviare ad altra data l’accesso.

In merito ai fatti richiamati sono in corso approfondimenti al fine di valutare la sussistenza di eventuali responsabilità penali.

Così la Questura di Roma in una nota.

Poi ci sono i commenti politici come quello dell’assessore del Campidoglio all’urbanistica Maurizio Veloccia: “L’Assessore all’Urbanistica ed alla Città Maurizio Veloccia ha commentato così i fatti di Pietralata: “È necessario che i sondaggi archeologici previsti per la realizzazione dello stadio a Pietralata si svolgano, come previsto, nel pieno rispetto della normativa vigente: l’idea che un’attività autorizzata possa essere impedita da iniziative estemporanee è inaccettabile. Allo stesso tempo, è fondamentale evitare ogni forma di tensione e scongiurare l’uso della forza.
Per questo motivo, oggi abbiamo deciso di invitare alla pazienza e di rinviare temporaneamente le lavorazioni propedeutiche. Ci auguriamo che, nei prossimi giorni, prevalgano il rispetto delle regole e il senso di responsabilità da parte di tutti: è legittimo esprimere dissenso rispetto a un’opera, ma non è accettabile ostacolare attività lecite e autorizzate. Questo principio deve essere chiaro e condiviso”.

Potere al Popolo: “Oggi abbiamo resistito assieme a tutte le realtà sociali e politiche contro l’inizio dei sondaggi archeologici al Parco di Pietralata. I sondaggi sono previsti nell’iter progettuale del Comune per continuare il progetto di speculazione del nuovo stadio della Roma all’interno dell’area boschiva, per favorire gli interessi della multinazionale AS Roma.

Dopo mesi di mancato confronto, abbiamo visto qual è l’unica forma di contatto tra l’amministrazione e la cittadinanza: l’intervento repressivo delle forze dell’ordine. Oggi la polizia ha provato a forzare il presidio, ma è stata fermata dalla determinazione di tutte e tutti i solidali. Cogliamo anche l’occasione di dare solidarietà agli attivisti che hanno riportato ferite e contusioni per difendere il verde della città.
L’atteggiamento repressivo di cui si serve la giunta Gualtieri si inserisce nella cornice della criminalizzazione del dissenso e riduzione degli spazi democratici che anche il governo Meloni porta avanti con il DDL Sicurezza.

La vittoria e l’arresto dei lavori sono stati ottenuti grazie alla determinazione e alla lotta di tutti coloro che si battono per gli interessi di chi vive i territori. E sappiamo che solo attraverso il conflitto, che è il sale della democrazia, possiamo rivendicare i nostri diritti.
Oramai è sempre più chiaro che questa amministrazione non rappresenti più nessuno e che tuteli solamente gli interessi dei privati e dei grandi investitori. Dall’altro lato vediamo le opposizioni in Campidoglio sempre più complici e inesistenti. Crediamo allora che serva un’alternativa popolare autonoma e indipendente alle logiche del profitto, per una città pubblica.

Per questo come Potere al Popolo pretendiamo un Consiglio Comunale aperto sulla cementificazione e sugli spazi pubblici che, fuori dai giochi di palazzo, imponga all’Assemblea Capitolina quelle che sono le vere priorità della città.

Rilanciamo il percorso delle Realtà Indisponibili Organizzate sui Territori, la conferenza stampa all’Assessorato dell’Ambiente per mercoledì ore 12 e la manifestazione in Campidoglio per sabato ore 10. Saremo anche alla manifestazione chiamata dal movimento per il diritto all’abitare per giovedì 15 maggio alle ore 16:30. Nessuna indulgenza per il modello della giunta Gualtieri! Ora serve un’alternativa!”

“Tutte le grandi capitali europee hanno stadi moderni e funzionali per le proprie squadre. Roma, invece, resta ferma al palo: una lacuna grave che va colmata. La Roma e la Lazio meritano impianti moderni e adeguati. Bloccare o rallentare progetti come quello dello stadio a Pietralata significa ostacolare lo sviluppo della città e perdere un’occasione importante. Altra cosa è proporre suggerimenti e miglioramenti per il verde e la mobilità. Ma solo con la politica dei No la città si ferma.” Lo hanno dichiarato il consigliere regionale e segretario romano di Azione, Alessio D’Amato, Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, consiglieri comunali di Azione.