L’agenzia marittima Medov è pronta al ricorrere al Tar per l’assegnazione del porto storico al Roma Marina Yachting.
Di questa ipotesi ha parlato il general manager della compagnia Massimo Mensurati che ha affidato all’avvocato Enrico Pierantozzi il deposito del ricorso. Un ricorso che a detta della Medov ha possibilità di essere accolto per un “evidente conflitto di interessi, ma non solo”.
La vicenda inizia nel 2013 qualcosa la allora Autorità Portuale, oggi Adsp, decise di ristrutturare l’area dando in concessione lo spazio. Così iniziò un iter lunghissimo che si è protratto fino a poche settimane fa con l’assegnazione alla Roma Marina Yachting e uno degli aspetti contestati da Medov è proprio la lungaggine delle conferenze dei servizi. “Spesso i soggetti convocati sono stati assenti – dice l’avvocato Pierantozzi – come la Regione o il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e questo aspetto si evince da verbali pubblicati dal Pincio. In qualità di uditori era possibile assistere finché le riunioni non sono state secretate senza che se ne capisca il motivo. Infine l’assegnazione a una società composta da Port Mobility e quote di una finanziaria monegasca. Le competenze di Pm sono indiscutibili nella gestione di piazzali e logistica ma in fatto di progettazione forse l’esperienza e le capacità giocano a favore del mio cliente. Senza dimenticare un conflitto di interessi più che mai evidente”.
Per Mensurati “non si è mai capito l’atteggiamento di Molo Vespucci. I tempi biblici per le conferenze per poi scrivere al Pincio di far saltare le procedure perché i progetti dei quattro concorrenti non erano ricevibili. Poi di progetto ne viene comunque pubblicato uno dall’Ap: il nostro. Il sindaco Antonio Cozzolino è voluto andare avanti finché non è avvenuta l’assegnazione motivo ora di ricorso. Peraltro, sulla stessa questione di ricorsi ne pendono altri tre segno che più di qualcosa non quadra. Solo il Mit ha pubblicato tre righe di prescrizione poi il silenzio. Onestamente mi aspettavo maggior per considerazione verso chi vuole investire nello scalo”.