Degrado ATAC, lo sfogo di un autista: "I disservizi non sono imputabili a noi" • Terzo Binario News

atacIl degrado dei trasporti pubblici romani e le responsabilità. Negli ultimi mesi, molto spesso, le responsabilità sono finite addosso agli autisti e al personale dell’azienda capitolina. Adesso è giunta la replica di un autista che in un lungo video pubblicato su internet ha provato a chiarire il caos dei mezzi pubblici nella Capitale. “Perché l’autobus non passa” è il titolo del video.

A chi parla di “sciopero bianco”, Christian (nome e cognome sono presenti nel video) replica che la colpa non e’ di chi guida bus e metro. La colpa primaria dei disagi è da ricercare nella mala gestione aziendale.  “Un servizio che si basa sul trasporto di persone ha meno della meta’ dei dipendenti che guida – spiega mostrando il cartello con i numeri (5.500 su 12.000) -, e’ un rapporto troppo iniquo”. “I nostri meccanici – continua – non possono riparare i mezzi perche’ non hanno i pezzi di ricambio. MM (mancanza materia), questa la sigla che appongono sulle vetture che non possono essere riparate”.
Un passaggio importante del video è quando l’autista Christian mostra la registrazione nascosta della richiesta di spiegazioni da parte di alcuni ispettori Atac su un video in cui lui stesso su Facebook mostrava il motivo dei disagi, trovandosi senza mezzo al momento in cui avrebbe dovuto cominciare a lavorare.
“Quel giorno mi erano state negate le ferie – ricorda -, le avevo chieste per accompagnare mia madre in ospedale, perche’ gravemente malata. Oltre al danno anche la beffa, niente ferie e neanche la vettura con cui poter lavorare”. Ed infine un appello a partecipare alla manifestazione di martedi’ prossimo in Campidoglio: “Autisti e cittadini uniti per il bene comune. Ci hanno tolto quasi tutto, non lasciamogli la nostra dignita’”.

Ancora sugli scudi la CGIL, che ha derubricato ad un’inutile perdita di tempo l’eventuale decisione di Marino di privatizzare Atac.
“Ci auguriamo che l’incontro su Atac fissato in Campidoglio per il prossimo 30 luglio serva a trovare una soluzione condivisa sul futuro del trasporto pubblico partendo dall’accordo – presupposto senza il quale ogni discussione sarebbe inutile – e dall’idea di un’azienda unica dei trasporti. Se dovesse invece servire solo a comunicarci formalmente la decisione di privatizzare Atac, il sindaco si risparmi e ci risparmi ulteriori perdite di tempo. Non parteciperemo all’incontro e ci prepareremo alla mobilitazione, insieme alle nostre categorie”. Lo dichiarano in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Bernardino, il responsabile della Cisl del Lazio Mario Bertone e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Alberto Civica.

Pubblicato sabato, 25 Luglio 2015 @ 18:28:33     © RIPRODUZIONE RISERVATA