Dopo la denuncia al Commissariato, la Polizia Stradale ha intercettato i due presunti truffatori nel comune ciociaro: restituiti soldi e gioielli
«Nonna sono tuo nipote Marco, ho bisogno urgente di soldi. Tutto quel che hai dallo al mio amico postino che sta arrivando».
L’88enne nonna Jolanda (così come Marco, sono nomi di fantasia) è incappata in una truffa che le stava per costare quasi 34 mila euro.
Per una serie di coincidenze fortunate però due uomini, i probabili truffatori sono stati fermati dalla Polizia Stradale di Cassino e recupererà soldi e oro consegnati ai malviventi.
I fatti si sono consumati nella mattinata di lunedì, in zona Prato del Turco al centro di Civitavecchia.
Si è trattato della classica truffa con cui si circuiscono gli anziani. Con una app si blocca il cellulare del parente più prossimo mentre la vittima viene tenuta alla linea fissa telefonica per convincerla.
Questo è accaduto: intorno alle 11.30 il fantomatico Marco ha usato una scusa e nonna Jolanda ha consegnato oro e denaro all’”amico” che si è presentato alla porta. Il tutto è durato circa due ore.
«I truffatori usano tecniche ed accortezze che lasciano di stucco – racconta uno dei figli dell’anziana – tipo quella di non aver oltrepassato la soglia di casa. Magari si tratta di pregiudicati che, per non lasciare impronte, neanche si avvicinano». Poi il lavoro psicologico, che colpisce la vittima laddove è più debole ovvero sugli affetti: «Sono anni che con i miei fratelli ripetiamo alla mamma di non aprire mai a nessuno né di rispondere al telefono agli estranei. Ma quando le hanno detto “sono Marco” è crollata, ha pensato veramente che dall’altra parte della cornetta ci fosse il nipote in difficoltà». Intorno all’ora di pranzo arrivano i figli dell’anziana che avvertono la Polizia. Gli uomini del Commissariato di Civitavecchia si fanno raccontare quanto accaduto, oltre a cercare di rendicontare denaro e preziosi sottratti. «In questo senso l’operazione è stata semplice perché nostra madre ha l’abitudine di annotare tutto su un quaderno. Anzi, nemmeno sapevo che tenesse in casa una somma tanto ingente. Alla fine abbiamo quantificato la sottrazione in 33mila e 700 euro». Alla rassegnazione, alla rabbia e allo sconforto a cui si unisce una telefonata sospetta: «Ha squillato il telefono fisso al quale ha risposto mio fratello. Gli hanno detto “siamo Carabinieri, è vero che avete subito un furto? A quanto ammonta la cifra?”. Lui ha avuto la prontezza di spirito di rispondere: “C’è qui un poliziotto, ve lo passo” dopodiché hanno attaccato. Sembrava come se volessero accertarsi di cosa stesse accadendo in casa». Passa qualche altra ora, finché non accade qualcosa di inatteso. «Uno degli agenti – riprende il figlio dell’88enne – si avvicina alla mamma e le chiede: “Qual è la data del suo matrimonio?” Eravamo stupiti ma quando gli è stato risposto la tensione si è sciolta. La Polizia aveva intercettato il maltolto della mamma». Nel frattempo, infatti i due probabili malviventi sono finiti nella rete della Polizia Stradale di Cassino che li ha fermati, trovando – oltre ai preziosi dell’anziana – altri monili e una quantità ingente di denaro la cui provenienza non hanno saputo giustificare. Da quanto si apprende, sui due uomini ci sono delle indagini in corso, condotte dalla stessa Polstrada, dalla Questura di Frosinone e dalla Procura cassinate. Però ci sarebbero indizi solidi circa la responsabilità dei due su quanto accaduto a Civitavecchia.
A preoccupare non è l’episodio singolo ma la frequenza elevata con cui queste truffe si consumano. In città sembra se ne siano state segnalate diverse altre, dove i malviventi sono riusciti a distrarre decine di migliaia di euro ad anziani che tengono i soldi nascosti in casa nei luoghi più impensabili. «A chiosa finale di questa vicenda, volevo ringraziare i poliziotti per il tatto, l’educazione e la gentilezza spesi nei confronti della mamma. Ovviamente – la battuta finale del figlio dell’anziana truffata – i ladri sappiano che in casa non troveranno mai più né soldi né preziosi. Meglio che qui non vengano più».