Ancora una volta un reato di truffa sventato della Polizia di Stato. Nei giorni scorsi un uomo ha pubblicato online l’inserzione di vendita del proprio camper del valore di 52.000 euro ed è stato subito contattato da un possibile acquirente.
Quest’ultimo, un 49enne italiano, a garanzia del proprio acquisto, avrebbe inviato al proprietario del camper, il giorno seguente, una copia del titolo su una nota App di messaggistica. Ricevuto il titolo e nutrendo qualche sospetto sulla veridicità dello stesso, il venditore ha sottoposto a verifica la copia dell’assegno circolare presso il proprio istituto bancario, che ne ha rilevato la falsità.
La vittima, allora, ha contattato la Polizia del Commissariato di Colleferro, descrivendo quanto accaduto. Gli agenti hanno deciso, allora, di presentarsi assieme all’appuntamento fissato per la compravendita. È lì che, dopo aver visionato il camper ed essersi diretti verso l’agenzia delle pratiche automobilistiche per perfezionare l’acquisto, gli agenti in borghese lo hanno fermato e arrestato poiché gravemente indiziato di tentata truffa e sostituzione di persona, poiché trovato in possesso di documenti falsi. Lo stesso 49enne pochi giorni prima, utilizzando un nome falso, aveva posto in essere un altro tentativo di truffa ai danni di un’altra vittima, per l’acquisto di un’autovettura marca Audi, anche in questo caso utilizzando un assegno emesso da un istituto bancario di Pesaro Urbino. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.