"Tolfa Jazz" si conferma palcoscenico a cielo aperto, pienone per il XVI Festival • Terzo Binario News

“Tolfa Jazz” si conferma palcoscenico a cielo aperto, pienone per il XVI Festival

Lug 22, 2025 | Associazionismo, Comune, Musica, Spettacolo, Tolfa

“Oltre mille spettatori ai concerti principali e tantissimi per quelli lungo via Roma e in altre location coi giovani protagonisti” spiegano soddisfatti e orgogliosi Marcari e Ligi, creatori della manifestazione

Si è appena conclusa l’edizione 2025 del Tolfa Jazz Festival, la numero 16, e il bilancio è straordinariamente positivo: quattro giorni di concerti diffusi in ogni angolo del borgo di Tolfa, con un pubblico entusiasta che ha invaso le piazze, le strade e i luoghi più suggestivi del paese, trasformato in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto. Come mostrano le foto di Giulia Cerri a corredo di titolo e testo.

Oltre 1000 spettatori si sono seduti ai concerti principali. Il primo con la Big Band dell’Esercito diretta dal maestro Pino Jodice, seguita da Crystal Thomas, poi il Synthetic Trio di Rodiguez e Afrodream e l’ultimo aperto dal bravissimo Francesco Cavestri, appena 23 anni, con Riccardo Marchese e Alessandro Simeoni e chiuso da Fabrizio Bosso con Julian Oliver Mazzariello e la loro versione di brani di Pino Daniele.

Ma un pubblico ancora più numeroso, proveniente da ogni parte, dalle 19 per tre giorni ha affollato via Roma chiusa al traffico auto, per assistere alla musica dal vivo proposta dalle diverse band: dal gypsy jazz al sound di New Orleans, passando per il blues, il funky e il cantautorato… il tutto con il comune denominatore del jazz, nelle sue infinite declinazioni.

Il Festival ha ospitato artisti di fama internazionale e giovani talenti del panorama nazionale, in un programma ricco, coraggioso, variegato e, in alcuni casi, perfino avanguardistico, che ha saputo coinvolgere e conquistare ogni tipo di pubblico.

Il successo dei grandi nomi era atteso, ma a stupire – e conquistare – sono stati igiovani musicisti, a cui il Tolfa Jazz da sempre dedica spazio, fiducia e attenzione: stessi palchi, stessa comunicazione, stesse opportunità. Perché credere nei giovani è la vera vocazione del Festival.

Fra gli artisti saliti sul palco alla villa comunale quello che forse è riuscito a coinvolgere di più il pubblico è stato il cubano Alfrtedo Rodriguez. “Non è la prima visita in Italia, ma è la prima volta a Tolfa dove ho scoperto questo bellissimo festival e la carineria dell’organizzazione. Ci hanno alloggiato in un posto splenddo in mezzo al verde (Ottava Goccia, ndr). E anche il pubblico ci ha accolto alla grande, cantando con noi e ballando, comprendendo lo spagnolo!”.

Così dopo il concerto Rodiguez, il quale sul palco aveva raccontato, nella sua lingua, la sua storia e le canzoni – inserite in un disco in uscita ad ottobre – che ha interpretato coi suoi due “hermanos”, ovvero Yarel Hernandez e Michael Olivera, nati e cresciuti in diversi quartieri di Cuba, affascinante isola da cui proviene, da lui considerati fratelli nella musica come nella vita sul palco. Sono state soprattutto cover di brani stranoti come Final countdown, Pensame mucho, il tema della Pantera Rosa o in chiusura Thriller di Michae Jackson. Questo, ha spiegato, in omaggio a chi lo ha scoperto, “el productor màs grande del mundo”, ovvero Quincy Jones. Rodiguez ha cantato, ma soprattutto suonato in maniera eceziionale il pianoforte, accompagnato dal basso e dalla batteria, per oltre un’ora, richiamato a gran voce per “Otra” canzone dal pubblico che ha saputo intrattere e divertire con la sua bravura e simpatia.

Analogo apprezzamento era stato esternato dalla grintosa e talentuosa Crystal Thomas così come da Fabrizio Bosso, ormai un vero amico del festival che dal palco ha ringraziato i suoi due amici Egidio Marcari e Alessio Ligi, presidente e direttore artistico di una manifestazione da loro ideata ormai 16 anni fa e che edizione dopo edizione si è saputa rinnovare. E infatti, Tolfa, in questi giorni, si è affermata come capitale del jazz e punto di riferimento per appassionati, artisti e addetti ai lavori. Tra il pubblico pure numerosi musicisti e direttori di festival, arrivati per vedere con i propri occhi ciò che è ormai diventato un piccolo caso nazionale, da studiare ed emulare.

“Abbiamo ricevuto tantissimi complimenti per la qualità delle proposte artistiche, la visione, l’organizzazione impeccabile – dicono Marcari e Ligi -. Un’organizzazione fatta da professionisti del settore e da un gruppo affiatato di volontari, che hanno donato tempo, energia, entusiasmo e sorrisi. A loro va il nostro grazie più sentito e commosso”.

“La musica, le persone” era lo slogan di questa edizione. Mai come quest’anno lo abbiamo visto prendere forma: è stato davvero il festival delle persone, della musica, dei luoghi. Un festival che ha saputo unire qualità e curiosità, grandi nomi e nuove scoperte, affezionati e nuovi spettatori, giovani e meno giovani.

Tolfa Jazz oggi è un brand riconosciuto e apprezzato, sinonimo di qualità e autenticità. Ne è prova il successo travolgente del nostro merchandising, andato letteralmente a ruba, con le t-shirt ufficiali diventate un piccolo oggetto del desiderio, un gesto identitario.

A corredo della musica suonata e cantata anche quella giocata per i più piccoli con Jazzlandia i pomeriggi al giardino, quella interpretata dall’arte con la mostra di Germana Galdi e le installazioni di Desart2 di Simona Sarti e Alessandra Degni. E infine da non dimenticare la “musica tra i fornelli” eeguita dalla brigata chef Buzzico, ovvero Antonio Morra, che al giardino ha servito per tre sere piatti tipici tolfetani.

“Ci portiamo a casa nuove energie, nuove idee, nuove collaborazioni. Il nostro obiettivo è già il futuro: continuare a crescere, alzare ancora l’asticella, puntare sempre più in alto, ma con i piedi ben piantati nella nostra identità. E sempre, con passione. Grazie a tutti. Viva il jazz. Viva Tolfa. Viva il Tolfa Jazz Festival”, la conclusione degli organizzatori. E appuntamento al prossimo anno, come ha concluso domenica sera la brava presentatrice Daniela Barra.

Cri.Val.