Tarquinia, serata dedicata ad Achille Campanile • Terzo Binario News

Tarquinia, serata dedicata ad Achille Campanile

Gen 29, 2020 | Cronaca, Tarquinia

Diceva Charlie Chaplin “Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all’odio e al terrore” E se lo diceva lui c’è da crederci !

Chi ne ha fatto buon uso del riso è stato Achille Campanile  che ne parlava, giustamente, come di qualcosa d’immortale. Per vedere se ancora quel riso resiste al correre del tempo, venerdì 31 gennaio  alle 18 alla libreria “La Vita Nova” di Tarquinia, in via Giosuè Carducci 8, Lina De Riu, Marilena DeCao e Annamaria Vinci presentano “Grazie, arcavolo”. Con un sottotitolo ” Conversazione affettuosa su Achille Campanile in una sera d’inverno”  che la dice lunga sulla passione e l’interesse che anche nel XXI secolo  questo scrittore umorista riesce ancora a catturare.

 Insieme al figlio dello scrittore, Gaetano ne parleranno Angelo Cannatà e Silvio Moretti, due studiosi civitavecchiesi che da anni si occupano di Achille Campanile,  (sempre loro hanno creato dal 1999 il sito www.campanile.it dedicato al celebre umorista ed hanno curato per l’edizioni Aragno “Urgentissime da evadere”, l’epistolario dello scrittore e “Grazie, arcavolo!” appunto, una raccolta di scritti inediti e dispersi).  Si parlerà della sua vita con aneddoti e fatti curiosi raccontati dal figlio Gaetano, delle sue opere ma soprattutto verranno letti, dagli attori del workshop di teatro di Pino Quartullo, brani tratti dai suoi romanzi o dialoghi delle sue commedie e testi dal recente “Grazie, arcavolo!”

 “L’inventore del Cavallo”, lo scrittore che in “due battute” è riuscito a scrivere tragedie torna ancora tra noi.

Per chi non conosce la sua storia, non ha letto i suoi romanzi, le sue commedie è il momento per farlo. Per chi lo conosce è l’occasione per tornare a sorridere. Perché Campanile è l’umorismo, anzi è letteratura! E chissà che ascoltando o rileggendo Achille Campanile, non ci stupiremmo se, nel corso del secolo che stiamo attraversando, a qualcuno non scappi un sorriso e guardandosi intorno esclami “Però, mica male questi scrittori dell’altro secolo!”…