Startup, nasce Mindhub: "Dagli Usa a Roma". Una storia di neo laureati che investono il loro futuro in Italia • Terzo Binario News

Startup, nasce Mindhub: “Dagli Usa a Roma”. Una storia di neo laureati che investono il loro futuro in Italia

Set 21, 2016 | Cultura, Roma

strategy-innovFrancesca del Team Mindhub ci racconta come e quando nasce l’idea di investire sul proprio futuro in Italia, nonostante i dati Almalaurea per il 2016 riferiscono che meno del 50% tra i neo laureati ha trovato lavoro e un flusso sempre più alto di giovani migra verso posti più “accoglienti”.

Benvenuta Francesca, raccontaci cos’è Mindhub Project e come nasce l’idea di creare una startup?
MindHub è una startup nata a Philadelphia presso la Haub School of Business della Saint Joseph University ad opera di 4 giovani italiani. In un momento di forte crisi del sistema lavorativo italiano, abbiamo deciso di unire le forze e di reinventarci. Quindi dalla fusione tra creatività italiana e modello americano nasce MindHub: un’agenzia di comunicazione e design dallo spirito giovanile, affidabile e dinamica in grado di fornire soluzioni nel campo del web che spaziano dal design alla comunicazione, dal marketing alla costruzione di identità professionali. Vogliamo essere un esempio per tutti i giovani che hanno perso le speranze nei confronti del proprio Paese, dandogli la spinta affinchè non perdano la fiducia in loro stessi.

La vostra ricetta è, dunque, invertire il trend, tornare dagli Usa in Italia per lavorare e scommettere sul vostro futuro. Cosa vi ha spinto a prevedere i prossimi anni in Italia?
L’Italia è “un paese per vecchi”, non ha mai fatto nulla per spingere i giovani a restare, è un Paese che purtroppo non è in grado di investire sui giovani, ma al contrario preferisce regalare le loro potenzialità e capacità all’estero. Ma è allo stesso tempo un paese che ha bisogno di innovazione, inventiva, di crescita, una crescita che non può di certo arrivare da chi è già cresciuto e realizzato. La nostra generazione non ha confini, ama conoscere e apprendere soprattutto dalle altre culture, imparare e poi importare nel proprio paese e questo vuol dire contribuire ad una crescita mentale e culturale del proprio Stato. Siamo noi a dover portare il cambiamento perché siamo noi la generazione di viaggiatori per eccellenza.
Noi del team di MindHub abbiamo sostanzialmente fatto questo, imparato dagli altri per poter crescere nel nostro paese, la nostra non è una scommessa, siamo certi che riusciremo ad andare avanti fin quando non smetteremo mai di reinventarci.

Non siete scoraggiati dalla situazione attuale, il Jobs Act e lo scontento generale?
Se dovessi basarmi sui dati del Jobs Act ti direi che la situazione attuale non è scoraggiante, ma devastante. Fortunatamente non mi sono mai lasciata intimidire dai dati e dalle statistiche, sono questi il primo “freno” per le menti dei giovani, molti vanno via senza neanche provarci. Noi di MindHub abbiamo molta fiducia in noi stessi, nel nostro gruppo e nel futuro della nostra agenzia, se ci fossimo basati sui dati del Jobs Act non saremo mai tornati, abbiamo preferito inventarci il nostro lavoro piuttosto che aspettare che questo venisse a bussarci alla porta.

Il marketing è un settore in crescita, qual è la novità che rappresentate?
Il Marketing è un settore dinamico ed interessante, ma soprattutto non è un campo semplice, presenta tante sfaccettature ed è applicabile a qualsiasi disciplina, ovviamente necessita di uno studio continuo ed attento. La novità che presentiamo noi di MindHub attualmente è il progetto Consensus, un servizio volto ad aumentare la comunicazione tra il giovane cittadino e lo Stato, obiettivo principale di Consensus è quello di dare un’immagine forte a chi è in grado di ascoltare il cittadino e di comunicare il più possibile con quest’ultimo.

Molti vostri coetanei hanno deciso di abbandonare l’Italia per provare l’esperienza all’estero. L’Istat nel 23esimo rapporto annuale sulla fuga dei cervelli fotografa appieno tale situazione con gli under 35 che partono per trovare lavori pagati meglio e per ricevere servizi all’altezza. La scelta appare quasi obbligata: fuggire con il carico di conoscenza appresa in Italia per realizzarsi all’estero. Pensate di sfruttare al meglio in Italia le conoscenze approfondite all’estero?
Assolutamente si e continueremo a farlo. La formazione deve essere una costante nella vita delle persone, la conoscenza non è mai abbastanza, e noi di MindHub grazie ai nostri studi all’estero abbiamo appreso trends e strategie che in Italia tardano ad arrivare, quando arriveranno saremo già pronti a proporne degli altri.

Augurandovi il meglio per questa vostra avventura, poniamo un’ultima domanda, sarà possibile uscire dallo stato di depressione sociale ed economica che attanaglia l’Italia?
Se lo Stato Italiano iniziasse ad agevolare l’imprenditoria giovanile in modo serio e senza “contentini” la situazione cambierebbe radicalmente, e gli under 30 non scapperebbero altrove per realizzarsi, al contrario inizierebbero ad investire sul proprio territorio contribuendo ad una crescita sociale ed economica. Realisticamente parlando però la ripresa dell’Italia è una visione annebbiata e lontana, causa di troppo egoismo dall’Alto.