Sgombero impianto via degli Alberini: l’incontro con il Municipio e la scesa in campo del Codacons • Terzo Binario News

Il minisindaco Umberti e la giunta: “Ragazzi e famiglie le prime vittime di questa assurda vicenda causata dall’Asd Tor Sapienza”; il Codacons: “La battaglia continua”

Lo sgombero, l’incontro con le famiglie, la scesa in campo del Codacons. C’è un po’ di tutto intorno all’impianto di via degli Alberini, zona Colli Aniene, Municipio IV, struttura chiusa e gestita, fino a pochi giorni fa, dall’Asd Tor Sapienza. In una nota – rilanciata sui social e pubblicata anche dalla Dire – il minisindaco Massimiliano Umberti e la giunta locale fanno il punto della situazione. E raccontano di aver ricevuto una delegazione di genitori e dei ragazzi dell’Asd Tor Sapienza. Da un lato, la protesta per aver visto i lucchetti ai cancelli. Dall’altra, l’Amministrazione di zona che ha cercato di fare chiarezza su quanto avvenuto.

In sostanza, viene sottolineato che il contratto di concessione dell’impianto di via degli Alberini giunge a naturale scadenza il 19 aprile 2017. Allora, il Municipio IV – con una determinazione dirigenziale (la 117 del 28 gennaio 2021, con l’Amministrazione precedente) – rigetta l’istanza di prolungamento della concessione a canone ridotto che viene formalizzata dall’Asd Tor Sapienza per “per grave inadempimento della concessionaria ASD Tor Sapienza in merito all’ordine di demolizione delle opere abusive contestate addirittura nel 2013 con la determinazione dirigenziale 932/2013”.

Il Municipio IV, inoltre, ricorda che il Consiglio di Stato – sentenza 0623/2024 pubblicata il 19 gennaio 2024 – ribalta integralmente la sentenza del Tar del Lazio (numero 06503), stabilendo che “Roma Capitale non può procedere a prolungare il termine di durata della concessione stante l’abusività dei lavori e il mancato conseguente ripristino dei luoghi”. Sempre nella nota, è evidenziato che l’Asd Tor Sapienza “a esito e a riforma di quest’ultima sentenza, ha proposto giudizio per revocazione della sentenza 0623/2024 al Consiglio di Stato. Il 18 aprile 2024 il Consiglio di Stato, con l’ordinanza numero 01462, ha respinto l’istanza cautelare presentata dall’Asd Tor Sapienza diretta a revocare la sentenza 0623/2024 anticipando che il ricorso per revocazione appare inammissibile”.

Così, “in esito all’ordinanza 01462 l’Avvocatura capitolina ha intimato alla direzione del Municipio IV di agire d’imperio e senza ulteriori avvisi per rientrare in possesso, avvalendosi della Polizia Locale, della struttura atteso il perdurare della situazione di occupazioni senza titolo è foriera di oggettive responsabilità. L’Amministrazione municipale, al fine di adempiere a quanto disposto dal Consiglio di Stato, con una nota già il 6 febbraio 2024 aveva comunicato all’Asd Tor Sapienza di provvedere, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della sentenza, alla restituzione del bene libero da persone e cose ed in perfette condizioni di manutenzione”.

Poi l’affondo. Perché il Municipio IV sottolinea come queste informazioni “in parte sono state abbondantemente omesse dall’Asd Tor Sapienza che non si è mai attivata per reperire soluzioni alternative e per informare esaustivamente le famiglie dei nostri atleti. A recepimento delle richieste avanzate dalla delegazione dei genitori degli atleti in merito alla necessità di far concludere i campionati e le attività programmate in corso, abbiamo già ribadito anche ieri la massima disponibilità ad applicare eventuali nuove disposizioni dell’Avvocatura Capitolina continuando a mantenere la guardiania e la custodia su una temporanea fruibilità dell’impianto sportivo”.

“Consideriamo i ragazzi e le loro famiglie – termina – le prime vittime di questa assurda vicenda causata dall’Asd Tor Sapienza che ha messo in difficoltà anche l’Amministrazione municipale che ha dovuto attenersi alle precise disposizioni impartite, in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato, dall’Avvocatura capitolina. Il Municipio si è già impegnato, nel frattempo, a garantire la sicurezza dell’impianto, affidandone temporaneamente la guardiania ad un Ente del terzo settore iscritto all’albo della Protezione Civile del Comune di Roma, e a monitorare che in tempi brevi si pervenga alla pubblicazione del Bando di affidamento dell’impianto ad opera del gruppo di lavoro già formato tempestivamente dai tre direttori del Municipio Roma IV, affinché sia prontamente fruibile dalla cittadinanza”.

Intanto, sulla vicenda interviene il Codacons. E parla di una azione messa in atto dal Municipio IV “nonostante fosse pendente un ricorso in Cassazione, dal momento che una sentenza del Tar Lazio aveva dato ragione alla società che gestisce la struttura, riconoscendole il diritto al prolungamento in forza degli ingenti lavori di ristrutturazione dell’impianto costati oltre un milione di euro, decisione poi ribaltata dal Consiglio di Stato e tuttora pendente dinanzi la Cassazione. Il prolungamento della concessione – ricorda il Codacons – è stato negato per un presunto abuso edilizio connesso ad una parte degli spogliatoi, con il relativo procedimento penale archiviato poiché tale parte di spogliatoi rappresenta opere di “modesta entità e precarie” e non incidenti “sull’ordinato assetto del territorio” e “di interesse pubblico in quanto finalizzate ad una migliore fruizione di un bene collettivo”. La battaglia continua, assicurano gli avvocati Carlo Rienzi e Gino Giuliano, difensori del Tor Sapienza, che hanno presentato formale denuncia nei confronti dei responsabili dello sgombero perché, tra l’altro, effettuato in violazione dell’articolo 16, comma 4, dl n 198/2022, che proroga automaticamente le concessioni scadute di impianti sportivi comunali, alla data del 31.12. 2024, norma che pertanto precludeva in ogni caso lo sgombero”.

Pubblicato giovedì, 9 Maggio 2024 @ 08:12:38     © RIPRODUZIONE RISERVATA