Sex toys: le bambole del sesso, l’evoluzione e la caduta degli ultimi tabù • Terzo Binario News

Negli ultimi anni i sex toys si sono trasformati da oggetto di nicchia, circondato da un alone di mistero e pregiudizio, a vero e proprio fenomeno economico e culturale di portata globale. I tabù sono spariti, la cultura è cambiata, così come le idee relative alla masturbazione, al piacere femminile e ai rapporti a distanza. In tal senso è di pochi giorni fa la notizia che la Corea del Sud ha deciso di smettere di bloccare l’importazione di bambole sessuali, sia maschili che femminili. Cerchiamo di capire l’evoluzione e come è cambiata la popolarità degli oggetti di piacere e di provare a capire cosa potrebbe riservarci il futuro della sessualità.

Le bambole sexy non sono più quelle di una volta

Iniziamo sfatando un pregiudizio. Le bambole del sesso come quelle commercializzate da Real Sex Doll Italia sono quanto di più lontano possibile da quei manichini, a tratti comici, che abbiamo imparato a conoscere nelle commedie hollywoodiane.

Quando si parla di Real Doll si parla di bambole realistiche realizzate con materiali anallergici di derivazione medica come il Premium Silicone e il TPE, con una cura nei dettagli incredibile e con caratteristiche che le rendono sia alla vista che al tatto estremamente simili alle persone in carne e ossa. Vere e proprie opere d’arte che sono in grado di garantire esperienze sessuali estremamente realistiche anche grazie ai dispositivi elettronici di cui sono dotati alcuni modelli.

Cosa cerca chi acquista le bambole per sesso realistiche

Quello che stupisce sono i trend di vendita delle bambole del sesso. Ad acquistarle non sono soltanto uomini single ma anche donne (sono disponibili modelli sia maschili che femminili), coppie per riaccendere la passione e moltissimi artisti, pittori e scultori. In più il profilo dell’acquirente medio, secondo le più recenti ricerche di mercato, è quello delle persone con formazione superiore e universitaria, con ottimo potere d’acquisto e con età compresa tra i 30 e i 65 anni.

A meritare un approfondimento sono anche le motivazioni alla base dell’acquisto delle bambole erotiche. Motivazioni che vanno ben oltre l’opportunità di comprare facilmente online con discrezione e con imballaggi rigorosamente anonimi. C’è chi sceglie le bambole sessuali per riaccendere e ravvivare la passione nella coppia. Oppure chi le compra per recuperare la libido a seguito di eventi complicati come separazioni e traumi. O ancora chi le acquista per combattere la solitudine e per contrastare la difficoltà negli approcci con l’altro sesso.

L’evoluzione dei sex toys

Le Real Doll sono soltanto una delle punte di diamante di una evoluzione, quella degli oggetti di piacere sessuale, che è stata protagonista di una svolta importante negli ultimi anni. Una svolta in cui sono due i punti focali, uno culturale e uno tecnologico. Come abbiamo detto in precedenza sono spariti molti pregiudizi sui sex toys e sulla sessualità in genere. E allo stesso tempo le aziende produttrici hanno deciso di investire moltissimo sul design, creando oggetti sempre più discreti, semplici da trasportare e, in alcuni casi, anche indossabili come veri e propri gioielli.

L’altro fattore trainante sono state le evoluzioni tecnologiche. Alcune realtà innovative stanno già lavorando alla stampa olfattiva e a quella in 3D dei genitali maschili e femminili, esistono già tute tattili capaci di trasmettere a distanza stimoli sessuali e i sex toys regolabili tramite app e connessioni bluetooth sono tra i più venduti e ricercati. E questo solo per fare alcuni esempi del mercato odierno.

Il futuro degli oggetti del piacere

In una situazione così fluida è utile provare anche a ipotizzare i trend futuri del settore. In tal senso un documento fondamentale è il rapporto Future of Sex, opera di Jenna Owsianik e Ross Dawson. I due esperti ipotizzano che negli anni a venire avremo a che fare con tute tattili, social network dedicati al sesso e rapporti intimi basati su tecnologie come la realtà virtuale e quella aumentata. In più assisteremo all’arrivo di avatar sessuali creati a immagine e somiglianza di stelle del cinema e dello spettacolo.

Proprio i rapporti a distanza e quelli con i sex toys saranno all’ordine del giorno. Basti pensare che lo studio ipotizza che da qui al 2028 il 25% dei giovani avrà avuto un’esperienza sessuale non in presenza. Dello stesso avviso il futurologo Ian Pearson, dettosi convinto che all’alba del 2050 i rapporti tra uomini e robot saranno comuni quanto quelli tra esseri umani. E c’è anche chi si spinge oltre come il celebre esperto di robotica Hiroshi Ishiguro che ha recentemente dichiarato che per quella stessa data il sesso cibernetico sarà più frequente di quello “fisico” tra esseri umani.

Pubblicato lunedì, 6 Febbraio 2023 @ 20:54:23     © RIPRODUZIONE RISERVATA