Sbarca anche a Civitavecchia la petizione per ‘dire no al carbone entro il 2025’.
“In questi giorni – si legge nel testo della petizione – si sta decidendo la strategia energetica dell’Italia (Sen) almeno per i prossimi 20 anni. E’ l’occasione per decidere di uscire dal carbone, salvando così migliaia di vite e cambiando le sorti del futuro energetico del nostro Paese. Una opportunità irrinunciabile. In Italia, nel 2013, le 12 centrali a carbone esistenti causavano circa 10 morti premature a settimana e costavano ogni anno oltre 1,4 miliardi di euro di spese sanitarie. Di quelle 12, oggi ne rimangono in funzione ancora 8, con impatti appena ridotti”.
Tra le 8 centrali a carbone esistenti c’è anche quella di Civitavecchia: Torrevaldaliga Nord. E a rilanciare la petizione su Facebook è il consigliere del Movimento 5 Stelle Fulvio Floccari. Per il grillino la ‘ricetta’ per uscire dall’empasse è semplice: “Riconvertire a Led tutta l’illuminazione pubblica – scrive sul social network – cambiare stile di vita (meno lavastoviglie e asciugatrici, più fotovoltaico sui tetti, …) e il gioco è fatto”.
Dal canto suo la bozza di strategia prevede “uno scenario base, con il mantenimento di 4 centrali su 10, tra cui la centrale di Brindisi, la più inquinante d’Italia: uno intermedio, con la chiusura anche di Brindisi, e uno più avanzato, che prevede la chiusura di tutte le centrali entro il 2030, e non al 2025 come necessario. Il Governo, però – prosegue il testo della petizione – cerca in qualche modo di disincentivare questo ultimo scenario paventando alti costi e frapponendo ostacoli”. Da qui l’idea della petizione popolare con la quale i cittadini chiedono
“a gran voce una chiusura definitiva di tutte le centrali a carbone entro il 2025. Posporre questo passo di 5 anni ci costerebbero migliaia di vite umane, molto più, in termini di spesa sanitaria, dei 3 miliardi preventivati come costi dell’uscita dal carbone. Per non parlare dei costi altissimi per il clima, delle migliaia di ettari di terreni agricoli avvelenati. Uscire dal carbone è l’occasione per creare nuovi posti di lavoro con una vera e giusta transizione verso le energie rinnovabili e l’efficienza energetica”.
