Il Sindaco di Santa Marinella, Roberto Bacheca, interviene a margine delle elezioni europee e del voto sulle amministrative di Civitavecchia.
“Rinnovo il mio ringraziamento agli elettori di centrodestra – afferma Bacheca – che hanno scelto di sostenere i nostri candidati alle elezioni europee, permettendoci di raggiungere un buonissimo traguardo.
Credo che la vittoria del Partito Democratico a Santa Marinella sia dovuta più a fattori nazionali che locali, come si evince anche dai dati sulle preferenze.
Tuttavia l’insieme dei partiti di centrodestra sono molto vicini allo stesso PD per cui mi sembra che il risultato raggiunto, nonostante la scarsa affluenza alle urne, sia di tutto rispetto.
Relativamente al voto di Civitavecchia – aggiunge Bacheca – il mio saluto va ai candidati ed ai rappresentanti che ci hanno messo la faccia, in particolar modo a Massimiliano Grasso e Andrea D’Angelo, che sarebbero stati due ottimi Sindaci per Civitavecchia ma per colpa di una dirigenza miope a livello sovracomunale di tutti i partiti del centrodestra, si sono trovati a dover combattere questa battaglia divisi, mentre uniti, dati alla mano, avremmo raggiunto oltre il 30% dei consensi e a quest’ora staremmo lavorando per il ballottaggio; invece ci tocca vedere uno spettacolo deprimente in una delle città più importanti del Lazio.
Poco mi consola l’ottimo risultato raggiunto da Alessandro Battilocchio, supportato da tutti noi, per avere una rappresentanza territoriale in Europa. Nei fatti, rimane il sapore amaro per aver permesso il “macello” elettorale di decine e decine di candidati qualificati al Consiglio Comunale.
Credo sia giunto il momento di ricostruire, serenamente, il centrodestra locale, regionale e nazionale, con un coinvolgimento diretto dei rappresentanti del territorio, e mettere all’angolo tutti quegli esponenti che hanno effettuato fin d’ora scelte sbagliate per le quali, politicamente, non credo che pagheranno pegno.
Servono regole, contenuti e persone in grado di portarci fuori da questa apatia che si riscontra nell’alveo dei moderati, senza più diatribe e stupide imposizioni fatte da chi il territorio non lo conosce e per i quali paghiamo in termini di risultati gli errori commessi”.