“La notizia bomba che vi diamo in esclusiva è che il dottor Maurizio Raponi, presidente della Roma Multiservizi, è indagato dalla Procura di Roma, per omessa attività di raccolta rifiuti e per frode nell’esecuzione degli obblighi contrattuali”. Questo quanto rivelato da Filippo Roma nel corso della trasmissione Le Iene, che è tornata sulla vicenda della mancata raccolta delle utenze non domestiche. La Procura, da par suo, aveva aperto un fascicolo dopo il servizio del programma tv. Anche il Comune aveva evidenziato: “La sindaca Virginia Raggi ha dato mandato agli uffici di Roma Capitale di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica in relazione ad una presunta truffa verificatasi nella raccolta dei rifiuti delle cosiddette “utenze non domestiche” come bar, ristoranti ed attività commerciali”. Roma Multiservizi, in questa nota, aveva smentito i contenuti di quanto denunciato in televisione.
Ma cosa era successo? Le Iene hanno raccolto la testimonianza di un operatore: “Voglio denunciare una truffa che avviene ai danni dei cittadini romani per quanto riguarda la raccolta differenziata dell’immondizia”. E poi: ” “Noi attacchiamo la sera quando il 50-60% delle utenze già sono chiuse. Quindi ci fermiamo con il camioncino, beggiamo con un nostro palmarino un codice a barre che sta all’esterno dell’utenza, come se abbiamo raccolto ma l’utenza è chiusa fisicamente, quindi non raccogliamo”. Non solo: ““Di queste beggiate ne facciamo 160/200 ogni sera su ogni palmarino”. E dalla beggiata “risulta che noi siamo passati a raccogliere un materiale che non c’era. E questa è una truffa“.
Nel dettaglio: “Ognuno di noi attacca alle 22, si mette sul camioncino e va nel quartiere assegnato. Ci fermiamo davanti ai ristoranti, ai bar alle tavole calde e dobbiamo raccogliere l’immondizia. Ognuno di noi deve raccogliere chi metalli e plastica, chi deve raccogliere cartone, chi organico e queste cose non le facciamo mai, perché noi scendiamo dal camioncino, andiamo con il nostro palmarino sul muro del ristorante, del bar che sia. Subito all’entrata c’è un codice a barre, noi lo beggiamo e risulta all’Ama che noi abbiamo ritirato il rifiuto. L’Ama paga la Multiservizi ma noi il rifiuto, fisicamente, non l’abbiamo mai preso. Noi usciamo di notte. E la notte l’80% sono chiusi”. Eppure – come riportato anche dal calendario di raccolta del Municipio I per quanto riguarda le utenze non domestiche – i rifiuti devono essere consegnati direttamente agli operatori del servizio nei giorni e negli orari indicati.
Alessandro Onorato, ristoratore di Torre Argentina e consigliere comunale, ha detto a Le Iene: “Da noi non passano, stiamo così, purtroppo è una lotteria, forse passano forse non passano. Ma è impostato proprio male il regolamento, cioè un esempio: l’umido scarti di pesce, scarti di carne, roba che puzza, secondo il comune, secondo l’Ama, ogni ristorante dovrebbe mettere questo sacchetto davanti al locale e poi o l’Ama o una ditta incaricata dovrebbe passare tra mezzanotte e le 4 di mattina. Che succede? Che la mattina poi c’è la sorpresa, forse l’hanno presa, forse non l’hanno presa. Ma non solo quando tu dici che raccogli tra mezzanotte e le 4, secondo questi scienziati un ristoratore che fa? Si sveglia alle 4 e 1 minuto per andare a controllare se hanno preso questo sacchetto maleodorante di umido?”. Oltre a confessare: ““Ho avuto modo tre settimane fa di incontrarla (si riferisce a Virginia Raggi, ndr), ho detto non funziona nulla, uno ha un servizio che non esiste. E lei ha preso appunti”.