Riccardo Agresti racconta lo "stile Melone" • Terzo Binario News

rottura3Riceviamo e pubblichiamo – Quindici ottobre, Santa Marinella, Palazzetto dello Sport.

Siamo qui con 11 classi (8 della secondaria e tre Seconde della primaria), cinque pullman, 250 tra alunni e insegnanti accompagnatori, per assistere ad una esibizione di Taekwondo della Nazionale Coreana. Gli atleti sono accompagnati da una banda musicale e da gruppi che si esibiscono in coinvolgenti coreografie che entusiasmano i ragazzi.

Nel Palazzetto ci sono un migliaio di alunni delle scuole medie e superiori della zona. Entro per primo per controllare la situazione e per capire dove far sistemare i nostri alunni. Le scuole arrivate prima di noi si sono sistemate a “macchia di leopardo” e questo ci impedisce di sistemarci tutti insieme: in un lampo, senza neanche bisogno di dirselo, ci dividiamo per occupare i settori liberi, anche se distanti tra loro: le insegnanti della primaria con i loro piccoletti in fila per due si sistemano da una parte, le medie dalla parte opposta in due settori diversi. Non c’è posto per tutti ma invece di protestare i colleghi cercano subito una soluzione e, mentre i ragazzi aspettano nella massima tranquillità, la individuano insieme agli organizzatori dell’evento: potremo sistemarci sul parquet, intorno al Tatami, con una visione privilegiata dello spettacolo. Proponiamo ai piccoli della primaria di scendere anche loro per vedere meglio e l’operazione si svolge in una manciata di secondi, in ordine e in silenzio.

Tutto intorno a noi una “caciara” totale: tutti mangiano, parlano ad alta voce con compagni distanti anche dieci metri, tirano “a canestro” cartacce nei bidoni dell’immondizia (mancandoli regolarmente), vanno avanti e indietro correndo e giocando nello spazio dietro le tribune sotto lo sguardo comprensivo dei propri insegnanti…

I nostri no, sono diversi e si vede: chiacchierano piano tra di loro in attesa dell’inizio dello spettacolo, sorridono e scherzano ma lo fanno in modo diverso, battono le mani al momento giusto e si meravigliano del comportamento dei loro coetanei. I nostri insegnanti stanno “sul pezzo” e li marcano stretti anche se quasi non ce ne sarebbe bisogno e devono piuttosto preoccuparsi di intervenire più volte per calmare i più esagitati delle altre scuole.

Verso la fine, a sorpresa, uno dei coreani – interpretando una rockstar – ci fa preoccupare: con il microfono in mano e la musica “a palla” chiama tutti i ragazzi sul campo per ballare, come se fossero in discoteca. Penso “è finita! adesso succede un macello…”. Invece i nostri “meloncini” non solo si girano tutti verso i propri insegnanti prima di muoversi per capire se possono rispondere all’appello della rockstar ma, appena finito il ballo, in un attimo tornano al proprio posto.
Che ci volete fare, è lo “Stile Melone”.
È stata una bellissima giornata.
Valentino Romano

Questa è solo una delle tante testimonianze dello “stile Melone”. Posso solo aggiungere che, chiacchierando con un autista al rientro di 300 nostri studenti che avevano assistito allo spettacolo “Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo!”, questi mi raccontava che un suo collega, che accompagnava un’altra scuola, stava vedendo i “sorci verdi” mentre i nostri “meloncini” chiacchieravano tranquillamente con le cinture allacciate. Ha anche confessato che, quando alla sua ditta si annuncia un viaggio per la Melone, gli autisti fanno a gara per accettare l’incarico, perché sanno che sarà un viaggio sereno per tutti. È lo stile “Melone” che ultimamente è stato messo in secondo piano da polemiche artatamente montate da politici che fanno leva sull’ignoranza e sulla xenofobia. In effetti ciò che ha destato le ire di certi azzeccagarbugli da quattro soldi (che odiano la scuola che funziona e che insegna) è stato il termine “obbligo” per il corso di lingua cultura e civiltà romena; ci si dovrebbe domandare: come mai nessuno ha protestato per l’obbligo per gli studenti di partecipare alla manifestazione nord coreana o alla visione dello spettacolo di Presgurvic?

Pubblicato lunedì, 2 Novembre 2015 @ 08:27:17     © RIPRODUZIONE RISERVATA