Post-carbone, la Usb Civitavecchia: "Enel se ne va e nessuno ha tracciato il futuro" • Terzo Binario News

Post-carbone, la Usb Civitavecchia: “Enel se ne va e nessuno ha tracciato il futuro”

Gen 29, 2025 | Civitavecchia, Politica

“In questi giorni, come già più volte nei mesi passati, Enel ha prospettato alle imprese nuovi tagli ai lavori di manutenzione in Enel.  Uno stillicidio che mese dopo mese sta determinando una condizione insostenibile, tanto più senza alcuna prospettiva per il dopo centrale.

Sono anni che la politica ha scelto di chiudere le centrali a carbone nel 2025: nel frattempo sono passati tre governi, due amministrazioni regionali e tre amministrazioni comunali, eppure non si vede ancora uno straccio di soluzione ai problemi determinati dal lento declino della centrale Torrevaldaliga Nord. E ormai siamo alla frutta.

Il Tavolo al Mimit, su cui si sono riversate grandi aspettative, si riunisce ormai da un anno e mezzo con scarsi risultati, il Governo appare inerte, mentre dalle forze parlamentari non arriva una sola iniziativa concreta capace di imprimere una svolta.

Triste sottolinearlo, ma il paese si è ricordato dei lavoratori di Torrevaldaliga Nord solo quando si è trovato in difficoltà, come durante il Covid, la crisi del gas e il primo anno della guerra in Ucraina, poi silenzio totale. Tant’è che, dopo oltre 60 anni di presenza, Enel si appresta ad abbandonare il territorio senza che qualcuno si faccia promotore di una misera interrogazione a riguardo.

Lo diciamo da tempo ma si fa finta di non sentire: con la fine di Torrevaldaliga Nord, questo territorio non ha una classe imprenditoriale capace di mettere in campo investimenti sostitutivi, come avviene in altre realtà del nord, né può contare sugli incentivi per l’attrazione di impresa assicurati dalla ZES unica nel mezzogiorno. Si può quindi girare la frittata come si vuole, ma la realtà è questa: serve un sostanzioso intervento pubblico, senza il quale la città subirà un impoverimento rovinoso.

Ma soprattutto, a questo punto, serve intervenire per mantenere i livelli occupazionali e garantire l’attività di imprese che altrimenti rischiano di chiudere. Non si può andare avanti a forza di esuberi, cassa integrazione e licenziamenti. E’ necessario un intervento urgente delle istituzioni presso Enel, e, in tal senso, facciamo appello a tutte le organizzazioni sindacali affinché su questo si attivi una iniziativa unitaria. Inoltre, vorremmo anche capire se le imprese appaltatrici intendano reagire o meno.

Secondo quanto è apparso sulla stampa, sarà convocato a breve un Consiglio Comunale aperto sulla questione Enel, alla presenza, tra gli altri, del Mimit e di Enel: in quell’occasione, in mancanza di novità concrete, potremo finalmente capire se questa città vorrà davvero unirsi e mettere in campo tutte le azioni necessarie per la tutela dell’occupazione e per lo sviluppo.

USB Civitavecchia